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28 rmo ottobre 2023 Ammonta a 16 miliardi la quota potenziale per ampliare l’esportazione dei beni strumentali italiani caratterizzati da automazione, creatività e tecnologia (ACT). Sono i dati della prima edizione di Ingenium, il rapporto del Centro Studi Confindustria realizzato con il sostegno di Federmacchine. Questi macchinari si caratterizzano per l’elevato grado di precisione, la presenza dell’elettronica sempre più pervasiva rispetto alla meccanica, l’agilità nell’adottare soluzioni su misura e un crescente contenuto di servizi nell’offerta di vendita di Luca Rossi Il potenziale export dei macchinari italiani Negli ultimi anni le imprese dei beni strumentali italiane hanno dovuto far fronte al susseguirsi di numerosi shock: tra questi, la Brexit, lo scoppio della pandemia con le conseguenti difficoltà di approvvigionamento, i rincari energetici. Una concomitanza di sfide incalzanti che ha messo a dura prova le strategie fino a quel momento messe in campo. Accanto a questi eventi, è stato anche un periodo di forti trasformazioni tecnologiche, come l’avvento della digitalizzazione, e di una sempre mag- giore centralità del tema della sostenibilità ambientale. Il rim- balzo della domanda globale post-pandemia e la guerra in Ucraina hanno poi prodotto un’accelerazione dell’inflazione, in seguito all’aumento dei prezzi delle commodity. Questo contesto diventa così particolarmente sfidante per l’ex- port italiano di macchinari. I tassi d’interesse elevati costitui- scono, in particolare nei Paesi avanzati, un elemento negativo per la componente della domanda che maggiormente incide sull’export di beni strumentali: gli investimenti. A questo si unisce la forte presenza dell’export italiano in alcuni mercati emergenti, e che in questo caso dovrà fare i conti con un più elevato grado di rischio-Paese. Infine, l’incertezza nei mercati internazionali causata dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni politiche USA-Cina rischia di innescare cambiamenti strutturali nell’equilibrio delle catene globali del valore, dalle quali spesso dipendono le strategie delle imprese. La prima edizione di Ingenium, il rapporto del Centro Studi Confindustria dal titolo ‘Il potenziale dei beni strumentali ita- liani nel panorama internazionale’ e realizzato con il sostegno di Federmacchine e il contribuito di Sace, fotografa le poten- zialità non ancora sfruttate per l’export dei macchinari caratte- rizzati dall’acronimo ACT: automazione, creatività e tecnologia. Automazione, creatività e tecnologia (ACT) dei macchi- nari italiani. L’Italia può contare sulle esportazioni a elevata tecnologia di beni strumentali. In particolare, su quelli che si INCHIESTA
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