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26 rmo ottobre 2023 con il nome di Trumpf Aushauschere TAS, e proprio grazie anche al contributo della macchina stazionaria per punzona- tura e roditura Trumpf TAS 4 negli anni 50 l’azienda supera per la prima volta il milione di fatturato. A poca distanza dalla loro introduzione, gran parte del fatturato dell’azienda è attribuibile alle cesoie intagliatrici e il successo della tipo- logia di macchine porta all’apertura nel 1955 di un secondo stabilimento produttivo a Hettingen, nelle Alpi Sveve. Risale quindi al 1957 il brevetto per la guida a coordinate delle la- miere, importante innovazione che consente all’operatore di non dover più guidare la lamiera manualmente. La guida a coordinate permette inoltre una roditura precisa al millime- tro, anticipando quello che poi sarà lo sviluppo del controllo numerico. Nel 1963, accanto alle roditrici l’azienda lancia sul mercato un utensile che prepara le lamiere ai processi di sal- datura, mentre già nel 1967 Trumpf fa i primi passi nel mondo dell’automazione di processo con la presentazione della Tru- matic 20, prima macchina per la lavorazione della lamiera con controllo numerico a traiettoria continua: la macchina consente per la prima volta di eseguire un ciclo di lavorazione completamente automatico, con la sola esclusione del cambio utensile. Tutte le informazioni richieste per la lavorazione del pezzo sono memorizzate su nastro perforato. Nel 1972 av- viene il trasferimento nell’odierna sede centrale di Ditzingen, mentre l’ingresso nel settore della tecnologia laser avviene nel 1979, con la presentazione della macchina punzonatrice laser Trumatic 180 Laserpress, che impiega sorgenti laser a CO 2 . Nel 1985 Trumpf realizza quindi il suo primo laser a CO 2 , il laser TLF 1000, e già dall’anno successivo decide di montare i laser prodotti in proprio nelle sue macchine. Attività globali. L’attività di internazionalizzazione di Trumpf viene avviata già nel 1963, con la costituzione della prima società affiliata a Zug, in Svizzera, cui farà più tardi seguito il sito di produzione a Grüsch nel 1982. L’ingresso nel mercato americano risale invece al 1969, con l’inaugurazione della prima affiliata extra-europea a Farmington, negli Stati Uniti. Nel 1978 è quindi la volta del Giappone, con la cre- azione della Trumpf Japan co., a Yokohama, prima sede in Asia del costruttore, per giungere poi alla nascita nel 2000 della sede cinese di Taicang, nei pressi di Shanghai. Nel corso degli anni diverse collaborazioni con altre realtà hanno in- vece portato ad ampliare l’offerta tecnologica di Trumpf, anche tramite acquisizioni di quote societarie: è il caso, ad esempio, della partnership con Hüttinger, avviata nel 1986 e cresciuta fino a portare all’acquisizione di una quota di mag- gioranza dell’azienda da parte di Trumpf nel 1990. O ancora, la privatizzazione della Sächsische Werkzeug - und Sonder- maschinen GmbH, che nel 1991 inizia a produrre soluzioni per il caricamento delle macchine Trumpf, diventando poi una controllata del Gruppo l’anno successivo. Al 2013 risale invece l’acquisizione della maggioranza del costruttore cinese di macchine utensili JYF, mentre nel 2015 il Gruppo rileva una STRATEGIE Componenti stampati in 3D per acceleratori di particelle, luce laser per la produzione dei più moderni chip dei computer o tecnologia quantistica: i prodotti Trumpf danno oggi forma al futuro.
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