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18 rmo ottobre 2023 IN COPERTINA MCM ‘Mirror’ comune a due macchine, per una gestione condivisa e ottimizzata degli utensili: la rilevanza dei benefici apportati è stata tale da rendere la soluzione attuale ancora oggi. O come nel 1997, adottando i motori lineari sulla macchina Forerunner, tra i primi centri di lavoro a impiegare questa tecnologia per raggiungere dinamiche e affidabilità molto elevate, che ha permesso a MCM di affacciarsi sui mercati della lavorazione di leghe di alluminio, in particolare di palette per turbine. O ancora con lo sviluppo nel 1990 del primo prototipo di AGV (Automated Guided Vehicle) per la gestione dei pallet con sistema auto-allineante senza riferi- menti meccanici al suolo. “Se lo sviluppo della parte prettamente meccanica delle mac- chine è arrivato a una sua fase di maturazione, l’attenzione oggi della nostra R&D è rivolta alla parte relativa all’auto- mazione con l’obiettivo di proporre tutto quanto serva per ottenere un processo integrato e completo”, indica il sales & marketing director MCM. Automazione che per l’azienda significa innanzitutto flessibilità, con soluzioni di asservi- mento per carico/scarico delle attrezzature di lavoro e di utensili, e offrire soluzioni multitasking che rispondano alla richiesta degli utilizzatori di accorpare lotti sempre più pic- coli in moduli produttivi tali da consentire il ritorno econo- mico dell’investimento. In questa logica, nel 2022 è nata MIA MCM Intelligent Automation, acronimo che riunisce tutte le soluzioni di automazione sviluppate e tutte le competenze acquisite nel corso della storia di MCM. Focus su automazione ed ergonomia. MCM adotta con- cetti di automazione e informatica a servizio dei sistemi di produzione fin dagli anni 80, producendo macchine dotate di automazione e in FMS dal 1985. L’evoluzione tecnologica dei sistemi dell’azienda guarda all’intero processo di lavora- zione, non solo mettendo a valore il know-how accumulato e integrando le più moderne tecnologie oggi disponibili sul mercato ma collaborando anche con fornitori di alto livello. Il focus di MCM è quindi sviluppare sistemi di automazione per eseguire tutte quelle mansioni gravose o pericolose che un operatore oggi non dovrebbe più svolgere. Liberando al contempo risorse e competenze da dedicare a compiti di supervisione, intervenendo solo laddove sono richieste l’in- telligenza e il giudizio dell’uomo, e rispondendo altresì alla difficoltà delle aziende nel reperire manodopera qualificata e motivata a lavorare sulle macchine. “Abbiamo in tal senso sviluppato impianti che permettono di prelevare i pezzi diret- tamente dalla cesta di fonderia per portarli in fase di singola- rizzazione e caricarli poi in macchina - esemplifica Bergaglio -. Abbiamo altresì integrato tecnologie di visione scanner mon- tate a bordo delle stazioni di carico/scarico per effettuare in automatico il controllo della qualità superficiale dei pezzi, ma anche in ottica di sicurezza, verificando ad esempio che l’operatore non abbia lasciato oggetti pesanti sul pallet. Ab- Due dettagli della Tank 1000 EVO col nuovo design della gamma.

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