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87 rmo settembre 2023 Trent’anni fa, Dario Piantoni, Mauro Furli, Domenico Libretti e Pier Matteo Bianolini scelsero di lasciare l’azienda di auto- mazione nel bresciano di cui erano dipendenti, per fondare El.Mec. Probabilmente non avevano intenzione di cambiare il mondo come i quattro amici della nota canzone di Gino Paoli, ma le loro vite certamente sì e ci sono riusciti. “Siamo partiti da uno spazio simile a un garage di soli 200 m 2 e ab- biamo sfruttato un momento di mercato favorevole, in cui la domanda era forte, cominciando a produrre subito piccole macchine per l’assemblaggio di valvole di ogni genere, per poi passare alla realizzazione dei primi impianti di dimensioni importanti e, quindi, ad assumere personale“, ricorda Mauro Furli, responsabile dell’ufficio tecnico. Ovviamente anche lo spazio occupato dall’attività produttiva è cresciuto, passando a un capannone di 1.000 m 2 fino ad approdare all’attuale area di oltre 3.500 m 2 dedicata all’assemblaggio degli attuali impianti produttivi customizzati ad alto tasso tecnologico. Non solo automotive. L’avventura produttiva di El.Mec. parte dal territorio bresciano e si rapporta con la sua voca- zione manifatturiera, concentrata in particolare nell’ambito dell’idraulica, ma come testimonia la crescita imperiosa della sua struttura, deve ben presto fare fronte a una forte do- manda proveniente anche da altri ambiti applicativi, “perfe- zionandosi nell’assemblaggio e nel collaudo di componenti destinati a settori come l’automotive, l’elettromeccanico, la pneumatica senza mai dimenticare l’idraulico - spiega il ge- neral manager, Dario Piantoni -. Oggi il settore automotive rappresenta il 45% del mercato, l’idraulico il 30% e il resto è occupato da altri settori, tra cui il ramo cosmetico, farma- ceutico e medicale. Partendo dal nostro territorio ci siamo allargati al mercato nazionale, poi abbiamo superato i confini arrivando in Europa e adesso i nostri macchinari sono ven- duti in ogni parte del mondo”. Valeo, MTA, Schneider, Sabaf, DTM, sono solo alcuni dei clienti diretti che l’azienda vanta tra i principali protagonisti dell’industria a livello globale. Se poi si apre il portafoglio dei clienti indiretti, spuntano nomi al- trettanto rilevanti, quali BMW, Daimler, Mercedes, Stellantis e così via. “Quasi tutte le auto in commercio - sottolinea Piantoni -, montano componenti realizzati con le nostre macchine”. La filosofia di El.Mec. non prevede settori di riferimento pri- vilegiati, ma un’attenzione costante alle esigenze e richieste del mercato, alla sua ‘domanda’, che è sempre più mutevole. “Quando tira un settore, c’è l’altro che cala e noi, grazie all’im- postazione che ci siamo dati, riusciamo a mantenere sempre una certa continuità. Partiamo studiando il processo produt- tivo del cliente, principalmente secondo metodi di co-design, poi passiamo alla realizzazione della macchina attraverso una produzione totalmente customizzata. Il nostro impianto finito deve soddisfare le necessità del cliente e assecondare carat- teristiche e scopi del componente che deve assemblare”, dice Marco Brocca, international sales & project manager. La crisi dei microchip. La crisi mondiale dei microchip che due anni fa ha creato enormi problemi soprattutto, anche se non solo, in quel settore automotive che avrebbe dovuto ca- valcare l’onda della ripresa economica dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19, si è fatta sentire anche in casa El.Mec. “A noi - ricorda Brocca - ha creato ritardi nella consegna degli impianti. Le macchine automatiche sono tutte governate da apparecchiature elettroniche - PLC, computer, schede di vario genere - e la crisi dei semiconduttori ci ha toccato in maniera profonda. Un impianto che in genere consegnavamo in sei– otto mesi, adesso non riusciamo a consegnarlo prima di dieci– dodici mesi. In più abbiamo dovuto rivedere tutta la parte relativa alla sicurezza, perché tanti processori o schede di si- curezza programmabili, non sono più reperibili e abbiamo dovuto tornare a un’elettromeccanica di sicurezza, come si faceva un tempo. Insomma, siamo stati costretti a fare un passo indietro, anche se questo ci ha permesso di consegnare I soci di El.Mec. (Dario Piantoni, Mauro Furli, Piermatteo Bianolini, Domenico Libretti) e una foto di gruppo dei dipendenti.

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