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85 rmo settembre 2023 lo ha invitato a portare le parti e a provare il sistema di sal- datura MIG basato su cobot UR dell’azienda. “Nelle quattro ore in cui ero lì, abbiamo programmato 20 punti di saldatura - afferma LeFevre -. In realtà mi stavo esercitando e campio- nando le parti che dovevo realizzare, ma mi ha dimostrato oltre ogni dubbio che i cobot potevano essere la soluzione giusta. Voglio dire: se è possibile programmare in quattro ore i cicli di saldatura e far funzionare effettivamente la linea, allora si tratta proprio della soluzione che stavo cer- cando. Ho confermato e spedito l’ordine di acquisto quella sera stessa”. In breve tempo, Raymath ha installato quattro cobot Uni- versal Robots integrati nella soluzione THG, per gestire la saldatura MIG. Due operatori ora gestiscono due celle di saldatura THG ciascuno. “Gli operatori in genere azionano un robot, avviano l’applicazione e mentre quella è in esecu- zione, predisporranno il secondo, spostandosi quindi da una cella all’altra - afferma lo specialista di robotica di Raymath, Nick Ogle -. Constatare che tutte e quattro le celle funzio- nano contemporaneamente è piuttosto gratificante, perché ti consente di produrre di più in meno tempo. Insomma, la produttività incrementa”. I cobot gestiscono processi difficili con la metà del numero di operatori e saldano a una velocità doppia, quadruplicando così la produttività. Raymath si è, inoltre, rivolta a UR per le sue esigenze di au- tomazione nelle applicazioni di asservimento macchine, ag- giungendo le celle di lavorazione ProFeeder basate su cobot UR di ProCobots alle sue due macchine Hurco CNC a 3 e 5 assi. “Abbiamo ottenuto una produzione 24/7, obiettivo che non eravamo mai stati in grado di raggiungere prima”, af- ferma LeFevre. Questa lavorazione a luci spente offre a Ray- math un aumento della produttività di oltre il 600% nella lavorazione, ottenendo il doppio delle ore di produzione con lo stesso numero di lavoratori. Ciò è particolarmente importante quando i lavoratori, specialmente per il lavoro del terzo turno, scarseggiano. Superata la carenza di forza lavoro. Raymath può ora in- traprendere attività che non aveva mai potuto eseguire per carenza di forza lavoro. “Ora siamo davvero in grado di sod- disfare tutte le esigenze dei nostri clienti e questo ci mette al riparo dalla concorrenza. È un risultato estremamente pre- zioso perché ora possiamo davvero diventare fornitori unici dei nostri clienti su moltissime lavorazioni”, spiega LeFevre. La gestione della complessa saldatura dell’alluminio è stata una delle maggiori sfide per la crescita di Raymath, poiché era eseguita a mano con tecnica TIG con saldature precise sopra e sotto, con angoli difficili e impostazioni di calore e più parti mobili. Dopo aver visto il successo nella saldatura MIG, Le- Fevre si è rivolto a THG Automation per ottenere anche una soluzione TIG. L’unità THG può eseguire una saldatura TIG di qualità molto elevata e può farlo ovunque da due a sei volte più velocemente rispetto a una saldatura manuale. Per un componente in alluminio, il sistema di saldatura THG basato su UR ha ridotto i tempi di saldatura manuale da 15 minuti per parte a 5-6 min per parte; per un altro, i tempi di salda- tura si sono ridotti da 3 a 4 min ciascuno a 30-40 s. Mentre la saldatura MIG automatizzata può essere applicata a molti materiali e applicazioni differenti, può essere difficile per i produttori giustificare due sistemi, soprattutto a bassi volumi. Con il sistema TIG push/pull con avanzamento a filo freddo THG, Raymath può saldare parti sia in acciaio che in alluminio con lo stesso sistema. Con la piattaforma aperta di UR, THG Automation è stata in grado di creare un sistema di saldatura robotizzata persona- lizzato con il proprio software integrato nel teach pendant del cobot UR, rendendo il saldatore cobot facile da usare, anche per gli operatori senza precedenti esperienze di robotica. Ogle, un saldatore manuale di professione, ha semplicemente spostato il braccio del robot sul punto di saldatura con l’ango- lazione corretta, utilizzando il terminale per salvare il punto. “È la prima volta che utilizzo robot collaborativi e sono rimasto molto sorpreso dalla facilità d’uso”, ha affermato l’operatore.

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