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39 rmo settembre 2023 tutto il mondo, tranne che in Corea del Nord… Abbiamo re- centemente venduto due macchine da quattro milioni l’una in Giappone per i parchi eolici”. La sostenibilità non è solo un trend per Faccin, ma una filoso- fia. “Ci crediamo convintamente - osserva il CFO del Gruppo -; abbiamo abbracciato un approccio sostenibile sia per la costru- zione delle macchine, sia per i loro componenti, sempre più funzionanti con risparmio energetico oppure incorporando soluzioni dei nostri fornitori che permettono, banalmente, di essere meno pesanti seppure con la medesima potenza, o anche sostituendo alcune parti pneumatiche con parti elettri- che a consumo energetico inferiore. A tali criteri rispondono i macchinari 4.0 acquistati negli ultimi due anni, oltre al fatto che abbiamo ammodernato tutto il fotovoltaico”. Sostituiti i vecchi impianti di illuminazione, le luci della fabbrica sono azionate ora da lampade a basso consumo ed è stata installata la prima colonnina per ricarica elettrica tanto per i prodotti, quanto per gli edifici. La chiave di volta? Assistenza e formazione. Il primo obiettivo è andare incontro alle esigenze del cliente il quale, oggi, chiede di essere messo in grado di raggiungere velo- cemente la produttività desiderata. Un tema che si lega for- temente alla formazione dell’operatore, che diventa tanto più efficace quanto la macchina risulta ‘user friendly’. E le macchine di Faccin sono ultra-performanti, sì, ma facili da maneggiare. “Forniamo un servizio di assistenza puntuale fin dal momento in cui la macchina viene consegnata - rileva il responsabile per il mercato italiano, Marco Massensini -; i nostri tecnici possono rispondere in tempo reale dall’ufficio e, cosa impor- tante, abbiamo tecnici calandratori in officina con moltissimi anni di esperienza, che conoscono tutto, non c’è nulla per loro di sconosciuto: possono effettuare l’installazione della macchina e risolvere tutte le problematiche produttive che dovessero insorgere. E aiutare il cliente a formare il proprio personale: uno degli aspetti, questo, più sentiti dai clienti di tutto il mondo”. In Faccin non è nemmeno particolarmente avvertito il pro- blema, che grava su molte aziende, del reperimento di com- petenze e di manodopera, specializzata e non. “Abbiamo tanti operai, anche giovani - riferisce Massensini -. Siamo abbastanza fortunati; abbiamo tra l’altro nel Comune di Re- medello, accanto al nostro, l’istituto Bonsignori con cui in- tratteniamo ottimi rapporti, anche per gli stage e i periodi di alternanza scuola-lavoro degli studenti, che ‘sforna’ futuri la- voratori motivati che spesso poi assumiamo. Il fatto di essere a Visano e di rappresentare un’azienda molto dinamica, che può offrire interessanti sbocchi occupazionali, è un elemento di attrattività per i ragazzi che abitano nei Comuni limitrofi”. In effetti, non capita tutti i giorni per un ragazzo della Bassa bresciana di incrociare un’azienda storica (fondata più di 50 anni fa), che pure coniuga nel proprio DNA una visione estre- mamente innovativa ed aperta alle più stimolanti richieste del mercato. “Il nostro reparto di ricerca e sviluppo è molto attivo; la nostra azienda è proiettata verso il futuro - ag- giunge il responsabile commerciale - e ricerca sempre nuove soluzioni tecniche. Abbiamo una presenza in senso plane- tario ed un’ottima conoscenza di tutti i mercati sia a livello geografico, sia per i settori industriali”. Nonostante la quota preponderante del fatturato sia sull’estero, Faccin ha sempre dato grande importanza anche al mercato interno. “Ci pre- giamo di avere numerosissime referenze di rilievo in Italia ed un’ottima reputazione anche in casa - sottolinea Massensini -. I nostri punti di forza? Passato, presente e futuro”. Non è un caso che il cardine della produzione sia di tipo integrato e completamente verticale: “Realizziamo in azienda tutte le nostre macchine, dalle prime alle ultime fasi della produ- zione, per mantenere il massimo controllo sulla qualità ed essere il più veloci e flessibili possibile”.