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31 rmo settembre 2023 desco è il terzo anche per acquisizione di macchine dall’e- stero. Le importazioni, il cui valore è risultato pari a 2.469 milioni, hanno coperto il 46% della domanda locale. Il risul- tato della produzione, cresciuta dell’8,8% a 9.705 milioni di euro, ha permesso al Paese di mantenere il secondo posto nella classifica internazionale, pur perdendo mezzo punto di quota sul totale mondiale. Con riferimento all’export, con una crescita modesta di vendite oltreconfine, pari 6.766 mi- lioni (+3,5%), la Germania ha perso la guida della classifica, superata dal Giappone. Il Giappone si è nuovamente piazzato in terza posizione tra i produttori, con un valore di 9.156 milioni di euro, in crescita del 11,5%. Grazie al forte incremento delle vendite all’e- stero, aumentate del 12,7% e salite a 7.020 milioni, il Paese del Sol Levante ha conquistato il primo posto tra gli esporta- tori. In ripresa il consumo locale, cresciuto del 12,6%, a 2.868 milioni (sesto mercato al mondo). Nonostante il sensibile in- cremento dell’import (+29,5%), rimane molto ridotta la ca- pacità di penetrazione dell’offerta straniera che rappresenta il 26% del mercato. Con una produzione di 5.611 milioni di euro (-8%), gli Stati Uniti sono scesi al quinto posto tra i Paesi costruttori di macchine utensili. Tra i Paesi leader, gli USA registrano la più alta penetrazione delle importazioni, arrivata al 65%; il valore di 6.032 milioni gli ha garantito il secondo posto nella classifica degli importatori, poco dietro la Cina. Anche dal punto di vista del consumo, il mercato statunitense, con 9.220 milioni di euro (+8,5%), si è confermato il secondo più vasto al mondo. La produzione della Corea del Sud è aumentata del 6,7% a 4.264 milioni di euro, trainata dal sensibile incremento delle esportazioni cresciute del 22,7%. Il consumo interno, per il 31% soddisfatto dalle importazioni, si è attestato a 2.959 milioni (-4,4%); nonostante il calo, il Paese ha mantenuto la quinta posizione nella classifica mondiale. Taiwan ha registrato una forte crescita della produzione (+22,1% per un valore di 3.878 milioni di euro) e delle espor- tazioni (+21,6% per 2.862 milioni); il Paese ha rafforzato così il quinto posto nella classifica mondiale dell’export. La produzione di macchine utensili in Svizzera è aumentata del 23,5% a 2.784 milioni di euro. L’85% delle macchine è stato venduto all’estero, per un totale di 2.374 milioni, che sono valsi il settimo posto nella classifica di export mondiale. Gli altri Paesi. L’India si è confermata settima tra i consu- matori, con 2.650 milioni di euro (+21,7%). Grazie al forte incremento delle importazioni (1.509 milioni, +15,5%), il Paese è risultato sesto nella classifica mondiale di import. Molto deciso l’incremento della produzione, cresciuta del 28,3%, a 1.314 milioni. La Russia si è confermata all’ottavo posto nella classifica dei mercati, con un consumo di macchine utensili di 2.017 milioni di euro (+11,7%). Le importazioni hanno coperto il 61% del mercato (in calo rispetto all’anno precedente), per un valore di 1.227 milioni (+4,4%), la produzione locale si è attestata a 887 milioni (+24,4%). Il consumo di macchine utensili in Turchia ha raggiunto i 1.911 milioni di euro (+26,5%), valore che la rende il nono mercato mondiale. L’89% del consumo è soddisfatto dalle importazioni: con 1.694 milioni (+28,4%), il Paese è quinto importatore a livello globale. Nel 2022, il mercato canadese è cresciuto del 14,2% a 1.364 milioni di euro, che sono valsi l’undicesimo posto nella clas- sifica globale. A fronte di una produzione stimata in 760 milioni (+32,1%), le importazioni si sono attestate a 927 mi- lioni (+8,4%). Il Messico è diventato il dodicesimo mercato globale nel 2022, perdendo una posizione; in valore si è attestato a 1.288 milioni di euro (-0,9%). Le importazioni, anch’esse a 1.288 milioni (-1,4%), valgono il settimo posto nella classi- fica mondiale. Con un valore di 1.286 milioni di euro (+19,2%), la Francia è stata, nel 2022, il tredicesimo mercato mondiale e il terzo in Europa occidentale. La produzione locale è calata (797 milioni, -1,2%) mentre sono cresciute molto le importazioni (988 milioni, +22,2%). @lurossi_71
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