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30 rmo settembre 2023 Lo scorso anno la produzione di macchine utensili nel mondo ha continuato nel percorso di crescita. Grazie all’aumento del 13,1% la produzione mondiale si è attestata a 79.500 milioni di euro. Primo costruttore e consumatore resta la Cina. Vediamo, Paese per Paese, le performance dei principali attori del mercato a livello globale di Luca Rossi La Cina resta in cima alla classifica mondiale Nel 2022 la produzione mondiale di macchine utensili ha con- tinuato a crescere, consolidando i risultati ottenuti nel 2021 e, grazie all’aumento del 13,1% registrato, ha raggiunto i 79.500 milioni di euro. A questa cifra l’Asia ha contribuito per il 56,9%, l’Europa per il 33,9% e le Americhe per l’8,9%. Un decennio prima, con la produzione globale attestata a 64.200 milioni di euro, la quota asiatica era il 55,1% del totale, quella europea arrivava al 36,3% e quella americana si attestava a 8,3%. Il consumo mondiale è aumentato rispetto al 2021 del 13,7%, attestandosi a 77.500 milioni di euro. Il mercato asia- tico ha assorbito il 52,1% delle vendite complessive, a fronte del 29,9% acquisito da quello europeo e del 17% coperto da quello americano. Il restante 1% è stato appannaggio delle altre aree (Africa e Oceania). I Paesi leader mondiali. Nello scorso anno la Cina ha con- fermato la propria leadership mondiale risultando il primo costruttore (25.736 milioni di euro, +18%) e il primo consuma- tore (26.027 milioni, +10,2%), con un importante vantaggio su tutti gli altri Paesi. La quota di consumo soddisfatta dalle importazioni è scesa al 24%, per un valore di 6.265 milioni (-0,6%). L’export è aumentato di molto (+32,6%), a 5.975 mi- lioni: grazie a questa performance, il Paese ha rafforzato il terzo posto della classifica mondiale degli esportatori. Il 2022, invece, in Germania è stato caratterizzato dalla cre- scita del consumo interno. La forte ripresa della domanda domestica, salita a 5.409 milioni (+20,8%), ha permesso al Paese di consolidare il terzo posto nella classifica mondiale di consumo, con una quota del 7% sul totale. Il mercato te- STRATEGIE
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