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28 rmo settembre 2023 Per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione lo scorso anno si è chiuso con dei numeri decisamente positivi e con incrementi a doppia cifra in gran parte degli indicatori economici. Nelle previsioni, il 2023 dovrebbe chiudersi ancora con segno positivo, anche se nella prima parte dell’anno la raccolta degli ordini ha segnato un rallentamento abbastanza marcato. Il quadro emerge dall’analisi di Ucimu di Luca Rossi L’Italia cresce nel 2022 Ora rallentano gli ordini Quello che si è chiuso è stato un anno positivo per l’in- dustria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che ha registrato incrementi a doppia cifra e messo a segno nuovi record per gran parte dei princi- pali indicatori economici, tra cui produzione e consumo. Grazie a questi risultati, l’industria italiana di settore si è confermata ancora tra i principali protagonisti dello sce- nario internazionale, risultando quarta nella classifica di produzione, export e consumo. Quest’anno, però, seppure dovrebbe chiudersi ancora con un segno positivo, vede se- gnare un rallentamento abbastanza marcato della raccolta di ordinativi, nella prima parte dell’anno, determinato dal clima di generale incertezza. Il quadro emerge dalle analisi condotte da Ucimu. Previsioni di chiusura del 2023. Dalle previsioni elabo- rate dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, anche il 2023 dovrebbe chiudersi con segno positivo ma la raccolta degli ordinativi del primo semestre segna il passo. La pro- duzione si attesterà a 7.750 milioni di euro, il 6,5% in più rispetto all’anno precedente, segnando così un nuovo re- cord assoluto nella storia dell’industria italiana di settore. Il consumo crescerà fino a raggiungere il nuovo valore record di 6.835 milioni di euro (+8,3%), trainando le consegne dei STRATEGIE

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