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17 rmo giugno/luglio 2023 terfacciarsi con tutti i protocolli di comunicazione in modo semplice ed efficiente. Questo approccio ci ha permesso inoltre di ovviare alle problematiche legate all’approvvi- gionamento di componenti elettronici che hanno caratte- rizzato il mercato negli ultimi anni - racconta Cattaneo -. Abbiamo pertanto fatto un totale reset e calato tutte le nostre forze in campo per sviluppare un’elettronica nuova, un linguaggio e una modalità di gestione comune delle nostre valvole. Abbiamo così ottenuto un deciso upgrade delle caratteristiche del nostro prodotto dal punto di vista elettronico, rendendolo estremamente flessibile al punto che può vivere anche in modalità stand-alone, senza pneu- matica, o con qualsiasi tipo di pneumatica collegata”. Tutte le famiglie di isole di valvole Pneumax oggi possono quindi essere gestite da un’unica piattaforma comune, in grado anche di interfacciarsi con prodotti terzi. Per i clienti que- sto significa avere un’unica piattaforma di sviluppo per cui, anche a fronte di architetture pneumatiche eterogenee, integrando i sistemi Pneumax nei loro PLC i clienti avranno sempre un tipo di configurazione da gestire assolutamente omogeneo. Rendendo molto più semplice la vita di pro- grammatori e softwaristi. Innovazione trasversale. Pneumax è impegnata anche nell’acquisire know-how e competenze nella gestione dei campi magnetici, mirata allo sviluppo di nuovi solenoidi e sistemi di attuazione elettromeccanica. “Per aumentare le nostre competenze in questo ambito abbiamo avviato una ricerca con le università - spiega Cattaneo -. La migliore comprensione della gestione dei campi elettromagnetici è infatti un altro modo per rendere più efficiente l’uso dell’e- nergia, portando quindi innovazione. Molti dei brevetti che stiamo sviluppando afferiscono a domini classici come quello della meccanica, che è strettamente legato a competenze di dominio che sono prerogativa di Pneumax. A questo ri- guardo, mi preme rilevare come il digitale sia certamente foriero di innovazione, e anche noi siamo attivi su quel fronte, ad esempio, con il nostro nuovo sensore unificato che riesce a leggere tutte le tipologie di performance. La digitalizzazione però è solo una parte dell’innovazione, che nel complesso può invece ancora venire da idee e progetti che nascono dall’incontro di competenze in ambiti molto tradizionali, quali sono appunto la meccanica o lo studio dei campi elettromagnetici”. E Pneumax, con tutte le novità di prodotto, i brevetti e i trend di ricerca su cui muove la propria R&D, rappresenta oggi in maniera esemplare pro- prio questa trasversalità dell’innovazione, che vale anche in tempi di industria intelligente e interconnessa. “Oggi anche il termine meccatronica è tanto inflazionato quanto quello di Industria 4.0 - osserva in conclusione Cattaneo -, ma in Due vedute dei reparti di produzione Pneumax dove vengono realizzati i componenti. pratica si parla della capacità di essere sistemisti di parti meccaniche e di parti elettroniche. L’aumento della tipo- logia di sensori e di informazioni che è possibile ottenere rende poi certamente il lavoro del sistemista ancora più cre- ativo. A far la differenza nello sviluppo di un prodotto è allora la capacità di poter fare un ragionamento orizzontale su tante discipline. Motivo per cui occorre crescere in modo esponenziale in competenza, per poter avere la massima capacità di visione nello sviluppo di nuovi sistemi”. @lurossi_71

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