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15 rmo giugno/luglio 2023 Transizione elettrica. Per la BU Automotive di Pneumax, il settore automobilistico significa tutto ciò che concerne il processo di lastratura, ovvero lo step delle lavorazioni body in white successivo allo stampaggio della lamiera e che precede la verniciatura. Un comparto da sempre trai- nante dell’economia italiana, che oggi affronta un’im- portante ed epocale transizione ecologica, energetica e tecnologica. Oltre a dover fare i conti negli ultimi due o tre anni con un’importante ricollocazione delle filiere pro- duttive, per rispondere alla difficoltà nel reperire materie prime e componenti. “Malgrado i player del settore vivano una forte incertezza, data dalla mancanza di chiarezza nella regolamentazione sovranazionale, nel comparto au- tomotive oggi vediamo investimenti in R&D di dimensioni senza precedenti - spiega Lucia Terragni, responsabile BU Automotive in Pneumax -. Questo anche proprio per af- frontare una transizione che in tempi brevi impone una vera rivoluzione al settore, che dal discorso della riduzione dell’impatto ambientale dei veicoli si è ritrovato a dover sostenere una vera transizione tecnologica, abilitata fon- damentalmente dalla digitalizzazione su due fronti: l’effi- cientamento dei processi di combustione e lo sviluppo di nuovi modelli di business grazie alla raccolta dei dati”. In vista dello stop, nel 2035, alla produzione di veicoli leggeri a motore endotermico, principale trend che caratterizza il settore è quindi l’elettrificazione, che in termini di impatto sul processo di lastratura si lega al cosiddetto lightweigh- ting, ossia la tendenza a ridurre il peso delle vetture il più possibile per compensare quello delle batterie. Questo per Pneumax significa realizzare e pensare nuovi prodotti che siano adatti alla lavorazione di nuovi materiali, leghe di al- luminio ma anche compositi o leghe di carbonio. “Un altro importantissimo trend nell’automotive riguarda quindi la sicurezza dell’operatore - prosegue Terragni -: gli ultimi sviluppi di prodotto della nostra BU in questo ambito ri- guardano ad esempio dispositivi utilizzati per bloccare la lamiera quando il robot comincia a saldare. Prima di que- ste fasi può essere richiesta la presenza dell’operatore, che potrebbe dover eseguire un centraggio o un controllo vi- sivo. L’ultima serie di dispositivi di bloccaggio che abbiamo presentato è dotata di un sistema pneumo-meccanico inse- rito direttamente nella testata del dispositivo, oggetto di brevetto, che permette di evitare movimenti incontrollati dell’elemento pressore in posizione completamente aperta anche in mancanza d’aria”. Sempre in tema di safety, la BU ha sviluppato anche un nuovo freno di stazionamento per unità destinate al ribaltamento di pezzi di attrezzature, per consentirne il riposizionamento preciso e ripetibile. Il dispositivo ha un’elevata capacità frenante, un sistema di rilevamento della condizione di attivazione o disattiva- zione ed è stato dotato di dispositivo di riarmo automatico che ripristina la normale condizione operativa del freno Fortemente focalizzati sulla R&D Innovare per Pneumax è la capacità di sviluppare prodotti in un ‘ecosistema’ che favorisca l’innovazione strutturata e continua, connettendo le esperienze e competenze di tutti gli attori interni ed esterni all’azienda. Questo include anche la collaborazione con le Università e i centri di ricerca, che per l’azienda sono una parte fondamentale del mercato e che, in Italia, offre non solo laboratori di eccellenza ma anche competenze di massimo livello e tra i migliori ricercatori al mondo. Altra cosa è poi la capacità di immaginare sistemi multidisciplinari, coinvolgendo anche altre aziende nel processo di sviluppo del prodotto grazie alla capacità di creare partnership industriali, nella convinzione che mettendo insieme diverse competenze nei rispettivi campi di pertinenza si possa fare la differenza. L’azienda investe moltissimo nella propria R&D, che si occupa anche di definire soluzioni customizzate per i singoli clienti: molta attività di studio e sviluppo è propedeutica alla caratterizzazione, ai test e alle certificazioni richieste per le specifiche applicazioni dei clienti, che nel loro insieme indicano trend e tendenze su cui poi avviare ragionamenti nella R&D pura.
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