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89 rmo maggio 2023 eleva anche l’intero sistema intralogistico delle imprese ma- nifatturiere a un livello completamente nuovo. Le attività che non aggiungono valore - come la ricerca di materiali, il trasporto di parti in lamiera o le attività amministrative di prenotazione degli ordini - rappresentano fino al 40% delle risorse in un’operazione di produzione convenzionale. Ma- nuel Schwestka sa che un flusso di materiali intelligente mi- gliora notevolmente le cose. Il product manager software & automation di Trumpf è un esperto di soluzioni di automa- zione intelligente: “Con il nostro approccio, tutte le macchine, i processi, le interfacce e soprattutto le persone giocano un ruolo importante. Noi mettiamo tutto in armonia”. Una rap- presentazione digitale dell’impianto di produzione, compresi tutti i componenti e le posizioni di stoccaggio, costituisce la base. Su questa base, l’intero processo produttivo può essere sistematicamente pianificato e controllato. Chiunque voglia farsi un’idea di questo tipo di flusso intelligente di materiali dovrebbe visitare uno dei sedici centri clienti Trumpf sparsi per il mondo come, ad esempio, presso la sede centrale di Ditzingen. Dal 1987, l’azienda presenta l’intera catena di processo per le lamiere in base alla sua attuale gamma di prodotti, dalle singole macchine utensili alle soluzioni di produzione completamente automatiche. Ai clienti vengono mostrate macchine con diverse tecnologie. Anche gli studi sui tempi e sulla fattibilità e la produzione di pezzi campione fanno parte delle attività principali del team. Raggiungere la docking station. La catena di processo delle lamiere consiste essenzialmente nelle seguenti fasi: pun- zonatura, tagliopiegatura e saldatura. Per ognuna di queste fasi, Trumpf offre i dispositivi appropriati: ad esempio taglie- rine laser 2D, piegatrici e punzonatrici a battente e sistemi di saldatura laser. Le docking station sono l’elemento che col- lega tutti i posti di lavoro. Sono una parte fondamentale di un sistema intralogistico intelligente: “Una docking station può essere descritta come un ‘deposito di materiali’ per le postazioni di lavoro e le macchine utensili - spiega Manuel Schwestka -. È quindi il luogo in cui, in combinazione con il software Oseon di Trumpf, tutti i movimenti di materiale tra le postazioni di lavoro possono essere acquisiti e registrati automaticamente. Inoltre, la stazione di attracco funge anche da luogo di passaggio sicuro e definito per i veicoli a guida automatica”. Questi veicoli consegnano pallet con o senza materiale alle stazioni di attracco a loro assegnate. Per ga- rantire che i passaggi di consegne avvengano in modo au- tomatico ed efficiente, sono necessarie soluzioni di sensori adeguate. Durante la fase di progettazione, i Sensor People di Leuze hanno fornito assistenza in qualità di consulenti. Docking station: qui possono essere depositati i carrelli a rulli per i pallet. Primo piano della tecnologia dei sensori Leuze in una docking station. Stazione di attracco con copertura.
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