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75 rmo maggio 2023 L’Italia vanta numerosi distretti e distretti aerospaziali ad alta specializzazione dislocati in undici regioni, tutti facenti parte del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale (CTNA). Ogni distretto tecnologico regionale ha i propri punti di forza specifici con imprese altamente specializzate che hanno l’obiettivo dello sviluppo di tecnologie applicate innovative nel settore aerospa- ziale. Sono presenti Large System Integrator (satelliti, infrastrut- ture di terra e sistemi di lancio), small system integrator (payload e satelliti di tutte le dimensioni) e una vivace e ampia comunità di piccole e medie imprese, comprese start-up e spin-off con ot- time performance e ottime potenzialità di crescita. L’Italia è anche sede di importanti centri pubblici di ricerca e sviluppo che consentono alle imprese italiane di competere ad alti livelli sui mercati internazionali. Il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira) promuove la ricerca e lo sviluppo tecnologico nei settori dello spazio e dell’aeronautica; il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è il più grande ente pubblico di ricerca in Italia che svolge attività multidisciplinari comprendendo, tra i suoi dipartimenti, il Dipartimento di Scienze fisiche e tecnologie dei materiali, il Dipartimento di Ingegneria, ICT e tecnologie per l’energia e i trasporti, il Dipartimento di Chimica e tecnologia dei materiali; l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’E- nergia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (Enea) opera nella ricerca, nell’innovazione tecnologica e nell’erogazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai citta- dini nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo eco- nomico sostenibile; l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) è il principale ente di ricerca italiano per lo studio dell’astronomia e dell’astrofisica; l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) è l’ente di ricerca italiano dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia e delle leggi che li governano. Le attività di ricerca si svolgono anche presso università che hanno una lunga tradizione di collaborazione in programmi scientifici e industriali di ingegneria aerospaziale. L’Italia è la destinazione ideale per le aziende e gli investitori esteri del settore aerospaziale, grazie a una solida base industriale, alla presenza di attori chiave e a un alto livello di R&S. Leonardo è la prima azienda aerospaziale in Italia, la quinta in Europa e la decima a livello mondiale. Con oltre 31.000 di- pendenti in Italia e 70 stabilimenti, Leonardo è presente in 15 regioni italiane, con una concentrazione industriale partico- larmente elevata in Lombardia, Lazio, Campania, Piemonte, Puglia, Liguria e Toscana. Vantaggi competitivi del settore italiano. L’Italia è un ottimo posto in cui investire nell’industria aerospaziale. Il Paese ha un’infrastruttura logistica multimodale che collega l’Italia ai principali Paesi aerospaziali europei e ai mercati ex- traeuropei. Secondo il G20 Government Space Budget, l’Italia è il settimo Paese al mondo e il primo in Europa che investe di più nello spazio in termini di quota del PIL. L’Italia si col- loca tra i primi dieci Paesi per numero di citazioni in Ingegne- ria aerospaziale e Scienze spaziali e planetarie, riflettendo l’alta qualità della ricerca scientifica italiana nel settore. Le imprese, le università e i centri di ricerca italiani partecipano attivamente ai programmi di ricerca europei, nazionali e re- gionali, i cui obiettivi per l’aeronautica sono la sostenibilità e l’ecocompatibilità. Molte aziende estere hanno già scelto l’Italia per le loro atti- vità commerciali e partnership. Imprese, università e centri di ricerca italiani partecipano attivamente ai grandi programmi di ricerca internazionali, nazionali e regionali, i cui obiettivi per l’aeronautica sono la sostenibilità, l’ecocompatibilità e la digitalizzazione. L’Italia vanta numerose risorse umane specializzate e neolaureati con un elevato livello di forma- zione. Diverse università formano ingegneri aerospaziali e astronautici e, nel 2020, l’Italia contava 48mila laureati nei corsi di ingegneria. Inoltre, le università italiane sono part- ner in attività di ricerca e formazione personalizzate: diverse aziende internazionali collaborano con le nostre università per creare laboratori congiunti (come TAL - Turin Additive La- boratory di Avio Aero, insieme al Politecnico di Torino) o corsi di alta formazione (come l’Aerotech Academy by Leonardo Company e l’Università degli Studi di Napoli Federico II). Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede investi- menti direttamente e indirettamente legati al settore ae- rospaziale nell’ambito della Missione 1 C2: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo. In parti- colare: investimenti direttamente correlati nelle tecnologie satellitari e nell’economia spaziale; investimenti che favori- scano il rafforzamento del settore, prevedendo il sostegno finanziario a progetti di investimento con un impatto signi- ficativo sulle filiere italiane attualmente esistenti, nonché su quelle emergenti; investimenti che fanno uso di tecnologie aerospaziali, come l’implementazione di un sistema di moni- toraggio e previsione avanzato e integrato e la digitalizza- zione della gestione del traffico aereo. @lurossi_71

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