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31 rmo maggio 2023 È blu il colore della tecnologia che guarda al futuro. Nel Blue- TechHub di Buffoli Industries, il primo Competence Center delle tecnologie sottrattive e additive realizzato in Italia da un’azienda privata e focalizzato su Advanced Manufacturing e automazione robotizzata, il clima che si respira ‘parla’ di produttività, ma anche di molto altro. Siamo in presenza di un microcosmo dell’innovazione che rispecchia in sé tutto il concentrato delle tecnologie di ultima generazione, incluse le più spinte applicazioni di realtà aumentata e di Intelligenza Artificiale con un potenziale sotto il profilo dell’aggregazione di competenze. Come un unico organismo vivente che punta in direzione di un modello di fabbrica digitale aperta a inter- connessioni talvolta audaci, in grado di creare inediti scenari che imprimono un’accelerazione alle dinamiche dei mercati. Nel segno dell’ecosostenibilità. Il nuovo polo tecnologico sorto in via Ferrini a Brescia, a 400 metri dalla sede principale di Buffoli Transfer, è stato inizialmente destinato al montag- gio e all’integrazione di processi produttivi chiavi in mano, ma l’orizzonte con cui è stato concepito è ancora più ampio. La struttura, infatti, si è presto imposta come un punto di incon- tro per l’alta tecnologia e l’Industria 4.0 hardware e software. Qui competenze diverse si sono fuse per alimentare la ricerca e i processi di innovazione, sono state sviluppate proficue collaborazioni e avviate start-up innovative, come Advanced Robotics che progetta e installa sistemi di automazione e di controllo qualità turn-key per le più svariate applicazioni. Ma non è tutto, perché il ‘Polo blu’ è ancora work-in-progress e il prossimo tassello riguarderà un’area dedicata alla formazione immersiva, corredata da supporti di realtà virtuale e aumen- tata messi a punto da CloudBits, altra società del Gruppo che pure ha mosso qui i primi passi. Della genesi del progetto e degli sviluppi futuri riferisce il CEO, Francesco Buffoli: “Cinque anni fa ci siamo resi conto che Buf- foli Transfer aveva l’esigenza di espandersi per dare maggiore spazio al montaggio e al collaudo di linee multi-mandrino in- tegrate con tutti gli impianti che corredano a monte e a valle le macchine utensili in un’azienda di produzione (caricatori di barre, impianti robotizzati, sistemi di controllo qualità in- process, sub-assemblaggi, nastri trasportatori, sistemi di pal- lettizzazione)”. Invece di costruire uno stabilimento ex novo su un terreno agricolo retrostante l’azienda, è stato deciso di investire nella riqualificazione di uno stabilimento siderurgico dismesso nelle vicinanze, in modo da evitare ulteriore con- sumo di suolo e fare un investimento ecologicamente soste- nibile. “Cinque capannoni e due palazzine uffici insistevano su un’area di 15.000 metri quadrati - continua -. Nell’opera di ristrutturazione radicale sono state utilizzate, tra l’altro, vernici ecologiche capaci di catturare CO 2 dall’aria ed è stato effettuato il rifacimento di quasi tutti i tetti con rimozione di 8.000 metri quadrati di amianto”. Un Polo in cui sviluppare sinergie con altre aziende. Il primo importante intervento è stato eseguito nella pri- mavera del 2018 per espandere il reparto di assemblaggio e collaudo di macchine transfer da forgiato e da barra con relativi caricatori, una carpenteria, un magazzino e uffici. I lavori sono poi proseguiti per rendere operativi altri spazi produttivi, uffici, appartamenti per foresteria e un’area ser- vizi, fra cui una dedicata alla formazione. L’idea vincente, avendo a disposizione una superficie così Francesco Buffoli, CEO di Buffoli Industries, e la vista aerea del polo tecnologico BlueTechHub: sul versante sinistro l’area produttiva, sul versante destro l’area formazione e di stampa 3D.

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