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28 rmo maggio 2023 Gli anni 80 e 90. Una volta costituita l’associazione le at- tività si sono sviluppate molto velocemente. Alla luce dei decenni che seguirono, anni di intensi impulsi provenienti dai mercati, Ucif aveva di fronte a sé una serie di sfide e di opportunità. Innanzitutto, vi era una forte necessità di nor- mare il settore, ovvero di regolamentare i processi produttivi e i prodotti, anche per rispondere al forte spostamento della bussola normativa che si stava orientando sempre più a livello europeo e meno a livello nazionale. Da qui una delle prime iniziative fu quella di dar vita al Cets, Comitato europeo dei trattamenti di superficie, l’organismo che aggrega le associa- zioni europee dei trattamenti delle superfici con lo scopo di redigere normative tecniche con applicazione sul territorio dell’allora CEE. Importanti in quegli anni furono i contributi di Ucif alle norme che disciplinavano la protezione della sa- lute negli impianti di lavaggio industriale e nelle operazioni di verniciatura, segno della forte sensibilità delle nostre im- prese al tema della sicurezza e della salute delle persone (prima ancora della innovazione e dello sviluppo). Solo 10 anni più tardi dalla nascita del Cets, Ucif già partecipava a 4 gruppi di lavoro precisi: WG1 lavaggio, WG2 apparecchiature di applicazione, WG3 cabine di verniciatura, WG4 forni di cot- tura (alla prima seduta a Bruxelles prendeva parte, in rappre- sentanza di Ucif, Vittorio Leoni, futuro presidente di Ucif). Fu proprio in quegli anni che Ucif annoverò tra le fila dei propri soci anche la prima donna, Zambrini, quale rappresentante dell’antica rivista Pitture e Vernici. Dopo aver messo a fattor comune temi e iniziative, fu il mo- mento di raccogliere i frutti, ovvero l’interesse a Ucif da parte del mercato: l’ultimo decennio dello scorso secolo la base asso- ciativa iniziò ad allargarsi, dimostrazione che lo spirito di colla- borazione e di forza comune erano condivisi anche da aziende italiane che non avevano partecipato alla nascita dell’associa- zione. Intanto il mondo stava cambiando: l’avvento di Internet stava rivoluzionando il modo di lavorare nonché il modo di comunicare e per l’associazione iniziò un periodo nuovo che la traghettò nel nuovo millennio. Il nuovo millennio. Ucif estese il suo impegno in ambito tecnico normativo, ampliando il numero dei suoi rappresen- tanti all’interno dei gruppi di lavoro negli enti di normazione e iniziando anche ad approfondire (e di conseguenza offrire supporto ai soci) direttive e regolamenti europei comunque di interesse dell’industria, come la Direttiva Macchine e il Re- golamento Reach. Si intensificava anche la presenza di Ucif STRATEGIE I festeggiamenti per i 40 anni di Ucif e una immagine delle donne di Ucif nel 2012. Il percorso di celebrazione dei 50 anni Il 2023 è un anno ricco di eventi per gli associati Ucif che festeggeranno i 50 anni di attività associativa con diverse proposte, tutte incentrate sul ‘fare gruppo, fare squadra’. Un obiettivo ambizioso per Ucif che ancora una volta si propone come antesignano, proponendo teamwork associativo con tre eventi outdoor: una ciaspolata, una cocktail experience e un percorso di sopravvivenza e orienteering. La cena per festeggiare il cinquantesimo si svolgerà il 20 giugno. È stato anche creato un passaporto, il passaporto del cinquantesimo anniversario di Ucif : ogni azienda associata ne ha ricevuto uno personalizzato ad hoc con marchio dell’azienda e anagrafica per ogni attività a cui l’azienda parteciperà. ‘Lo sapevi che’ è una iniziativa sul profilo Linkedin di Ucif : attraverso una serie di piccole curiosità sotto forma di post, vengono raccontati aneddoti e ricordi dalla nascita di Ucif attraverso le tappe che l’ha vista crescere, trasformarsi e diventare l’associazione attuale.

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