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22 rmo maggio 2023 Si guarda al futuro con ottimismo però, spiega il professore, precisando che la trasformazione digitale non può essere completata senza formazione perché sono necessarie compe- tenze e soprattutto una forza produttiva in grado di utilizzare al meglio le macchine intelligenti e connesse della fabbrica. “Il successo dei nostri corsi testimonia il fatto che le aziende stanno prendendo consapevolezza sul ruolo dell’innovazione e ne hanno compreso l’alto valore aggiunto”. Big Data per una fabbrica totalmente interconnessa al centro dell’operatività del centro emiliano BI-REX. Il centro d’interesse di BI-REX, il Competence Center emiliano capitanato dall’Università di Bologna in collaborazione con quelle di Modena e di Reggio Emilia (Unimore), quelle di Ferrara, Parma e l’Università Cattolica oltre che con il Cineca, l’Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e il CNR, sono i Big Data insieme però ad altre tematiche quali la meccatronica, l’ingegneria biomedica, l’automotive e l’agrifood. Il direttore generale Stefano Cattorini spiega che anche in questo caso si è fatta la scelta di non usare dei dimostratori ma di avere una Smart Factory totalmente interconnessa in cui le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 siano integrate con quelle più tradi- zionali, il tutto però in ottica di digitalizzazione. “Prendiamo i dati dalle lavorazioni che noi stessi facciamo, afferma Cattorini - costruiamo dei modelli, degli algoritmi di intelligenza artificiale che poi insegnino alle macchine l’au- tomazione; si tratta quindi di una sorta di utilizzo ai fini di manutenzione predittiva, di ottimizzazione dei processi”. Il ‘test before invest’, aggiunge il direttore, nel 2022 è decollato; si tratta sempre di una fase cruciale in cui le aziende possono testare in ambienti industriali reali, con le medesime condi- zioni che ci sono presso le loro sedi fisiche. Se l’obiettivo dei Competence Center è quello del trasferi- mento tecnologico, di costituire un ponte fermo tra la ricerca, il pubblico, le università, i grandi centri di ricerca e il privato per avvicinare questi due mondi rendendo la ricerca pura sempre più vicina a una ricerca industriale e, contemporane- amente, portando anche un po’ della visione aziendale già nella fase di ricerca, spiega ancora Cattorini, in Emilia viviamo in un ecosistema particolarmente felice: “Da noi, infatti, le università hanno già una tradizione di forte collaborazione con il tessuto industriale ma questo vale soprattutto per le aziende medio grandi; per Lima, Bonfiglioli, Ferrari e Dallara collaborare con gli atenei è un qualcosa che va avanti da anni ma è molto diverso accedere a questo tipo di relazione per una piccola azienda e questa è stata la sfida che abbiamo af- frontato in questi anni”. Per quanto riguarda il futuro siamo più che ottimisti - con- clude Cattorini - visto che già a giugno 2021 avevamo distribu- ito tutti i fondi destinati alle imprese e che quindi tutto il 2022 di fatto abbiamo agito senza avere più stanziamenti pubblici; nel primo periodo avevamo già emesso tre bandi, approvato 35 progetti cofinanziati premiando 88 aziende di cui il 65% ancora una volta PMI”. Uno dei grandi problemi che avrà il sistema Italia con l’attuazione del Pnrr sarà proprio la capa- cità di mettere a terra nei tempi previsti quanto promesso nei progetti: nei prossimi anni ci saranno sicuramente una serie di bandi a cascata e la nostra esperienza sarà volta allo scopo di fornire veramente alle imprese più piccole la possibilità di poter entrare anche in questi enormi progetti. A Napoli e a Bari MedITech 4.0 punta alla formazione e all’innovazione con e per la PA. Le università del Sud, ca- pitanate dall’Università Federico II di Napoli e dal Politecnico di Bari hanno, con la collaborazione della Regione Campania e della Regione Puglia oltre a quella di diversi partner privati, hanno dato vita a MedITech 4.0 (Mediterranean Competence Centre 4 Innovation) con sedi diffuse tra Napoli e Bari. Anche in questo caso naturalmente il centro è nato nell’ottica di fa- vorire l’adozione delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0 da INCHIESTA

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