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55 rmo aprile 2023 Dove nasce il processo di internazionalizzazione di OTS. “Il processo di internazionalizzazione di OTS nasce di fatto con la metà degli anni 90 grazie alla partnership tecnica con un’azienda americana per la quale venivano inizialmente ese- guiti alcuni riatrezzaggi degli impianti - continua Alessandro D’Aloiso -. Oggi OTS Assembly è in grado di realizzare nu- merosi impianti in modo autonomo, adottando le unità base standard a camme ed integrando tutte le attrezzature, gli alimentatori ed eseguendo tutte le messe a punto”. Le unità lineari sono modulari e possono ospitare un numero molto elevato di stazioni. Laddove le operazioni da gestire sono minori o diversificate OTS mette a disposizione anche tavole girevoli realizzate sempre con mix tra meccanica ed elettrop- neumatica. La realizzazione di impianti complessi e di grandi dimensioni per grandi Gruppi industriali ha portato l’azienda in quella che oggi è la sua dimensione naturale. “Se oggi OTS opera prevalentemente in uno scenario internazionale è pro- prio per via della sempre più crescente richiesta di multinazio- nali con stabilimenti sparsi in ogni angolo del mondo - indica il Chief of Sales & Marketing Office -. Aziende con incrementi produttivi vertiginosi che grazie ai macchinari di OTS riescono a recuperare l’investimento in pochissimi anni rispondendo alla crescente domanda di mercato e a politiche di budget interne sempre più rigorose”. Cosa serve per operare con successo all’estero. Oggi, per un’azienda come OTS, essere presenti in mercati strategici come l’America Centrale o il Medio Oriente diventa sempre più una necessità ancor più che una scelta strategica. “OTS negli anni ha saputo fortificare il proprio network realiz- zando, a seconda delle aree di business e delle opportunità contingenti, accordi specifici con partner tecnici e commerciali - entra nel dettaglio Alessandro D’Aloiso -. L’unico modo oggi per poter garantire una presenza capillare in ambito globale è sapersi dotare di giusti asset che siano in grado di coprire i mercati”. Operare con successo, per chi vuole internazionaliz- zare, vuol dire saper combinare con equilibrio lo sviluppo com- merciale (con uffici di rappresentanza in loco e figure skillate che conoscano bene il territorio dal punto di vista industriale, economico e culturale) con un’adeguata assistenza tecnica (workshop services in grado di operare sia in fase di debug e collaudo che in ambito after-sales, nella gestione puntuale della manutenzione degli impianti oltre che delle eventuali integrazioni o retrofit). “Certamente ha assunto un ruolo im- portante negli anni anche l’avvento del digital in tutte le sue forme - continua -. Anche in questo ambito OTS si è mossa per tempo investendo sulle piattaforme digitali in modo tale da poter arrivare meglio ed in maniera diversificata ad una platea sempre più ampia”. A che punto è arrivato lo sviluppo del network in OTS. Ad oggi OTS può vantare svariate collaborazioni in ambito globale. “Oltre alla già citata partnership tecnica negli USA, vero e Alessandro D’Aloiso, Chief of Sales & Marketing Office di OTS Assembly, e un’immagine dell’interno della sede a Rivalta di Torino. Nella pagina accanto l’esterno della sede.
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