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63 rmo marzo 2023 rimento di Galba è quello dell’Automotive. Il mercato richiede per lo più componenti in alluminio, ghisa e acciaio con tirature che vanno dai 200.000 ai 2.500.000 pezzi l’anno: oggetti di pic- cola e media dimensione che richiedono un’elevata precisione di esecuzione e cicli di produzione molto veloci, intorno agli 8 s. In meno di due anni Innvision ha installato circa venti robot ABB nell’area produttiva di Galba, mettendo in opera tredici celle robotizzate che assolvono diversi compiti: dall’asservimento macchine allo spostamento, dalla lavorazione meccanica al con- trollo, fino al lavaggio. La ‘robotizzazione’ di alcune operazioni alienanti e ripetitive ha permesso di ridurre il margine di errore, velocizzare la produzione e avvalersi di risorse umane in altri am- biti aziendali con un livello qualitativo più alto. “Abbiamo progettato le celle impiegando diversi robot della serie IRB (IRB1200, IRB1300, IRB1600, IRB2600 e IRB4600), la loro taglia medio piccola permette di lavorare pezzi di piccole dimen- sioni a velocità elevate - racconta Diego Pastore -. Altra caratte- ristica fondamentale è l’IP 67 (il grado di protezione fornito da involucri meccanici e quadri elettrici contro l’intrusione di parti- celle solide e l’accesso di liquidi) non solo sul polso ma su tutto il braccio, permettendo al robot di non essere danneggiato da spruzzi di olio, refrigerante o altri liquidi”. Il valore del software. L’affidabilità di un robot è questione di meccanica ma anche di software, lo sa bene Alessandro Bresciani che, insieme alle sue risorse, mette in campo tutte le proprie competenze in materia di programmazione: “Lavorare con ABB significa anche programmare con un linguaggio intuitivo e fles- sibile, ma anche molto potente come Rapid e sfruttare al mas- simo la fase di simulazione e programmazione offline grazie a RobotStudio, verificando preventivamente nei minimi particolari come funzionerà la cella”. Grazie al minuzioso lavoro di progettazione e avamprogetto svolto da Pastore e il suo team è possibile lavorare con RobotStu- dio come nel mondo reale, i dettagli precedentemente proget- tati risultano poi perfettamente visibili e accessibili durante la programmazione e simulazione offline. “Grazie al lavoro di preparazione che Innvision porta avanti con RobotStudio - con- ferma Enrico Baiguera - abbiamo la possibilità di avere davanti agli occhi quella che sarà la soluzione finale con il suo ingombro nello spazio, la velocità di produzione, i tempi ciclo e tutto ciò che ruota attorno alla cella come ad esempio operazioni di mar- catura, controllo, prova tenuta e lavaggio”. Le soluzioni software fornite da ABB non finiscono qui. Indos- sando un visore di realtà virtuale si può sperimentare la presenza della cella proprio come se fosse reale, vivendola dall’interno. Con Robot Studio Augmented Reality si può visualizzare l’isola robotizzata installata nell’ambiente attraverso lo schermo dello smartphone. Una ulteriore opportunità è rappresentata dal ‘virtual commissioning’, il tool estremamente utile per aziende che intendono abbattere i limiti geografici del proprio raggio di azione. Innvision e Galba, che distano due passi l’una dall’al- tra, non necessitano di strumenti per le commissioni a distanza, ma sono due aziende che hanno capito il valore dei software messi a disposizione da ABB e che sono riuscite a trarre notevoli benefici dal loro utilizzo. In meno di due anni Innvision ha installato circa venti robot ABB nell’area produttiva di Galba, mettendo in opera tredici celle robotizzate che assolvono diversi compiti. La soluzione trovata dalle due aziende è nell’utilizzo di robot ABB della serie IRB1200, IRB1300, IRB1600, IRB2600 e IRB4600, di piccola e media taglia con grado di protezione IP 67.

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