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59 rmo marzo 2023 flessibili, facilmente riprogrammabili su diverse linee di pro- duzione. Per questo PMI ha scelto di intraprendere un per- corso di automazione collaborativa per dotarsi di soluzioni in grado di far fronte alla grande varietà di referenze che ca- ratterizzano la sua produzione. PMI ha adottato il saldatore BotX con il cobot UR10e di Universal Robots per aumentare notevolmente la produttività e la redditività. La sfida: poco personale qualificato, alta variabilità. Serve la giusta automazione. La mancanza di manodo- pera qualificata, in particolare di saldatori esperti, stava ob- bligando PMI a rinunciare a molte commesse. “Ci venivano rivolte molte richieste di intervento e a molte di esse, in passato, non abbiamo potuto rispondere perché implica- vano numerose attività di saldatura - afferma Erik Larson, vicepresidente delle operazioni presso PMI -. Nel nostro or- ganico sono presenti solo sette saldatori certificati e per alcuni dei lavori che ci sono stati richiesti avevamo bisogno invece di nove o dieci operatori. In questo momento, grazie all’integrazione di soluzioni robotiche, possiamo ricevere e accettare più commesse e stiamo gestendo abbastanza pre- ventivi da giustificare l’assunzione di altri trenta saldatori”. L’azienda non era affatto digiuna di robotica collaborativa e già in passato aveva integrato nelle proprie attività solu- zioni di robotica collaborativa Universal Robots, in partico- lare impiegati nell’asservimento di due presse meccaniche. I cobot di questa prima applicazione prelevano i compo- nenti da un nastro trasportatore, li inseriscono in presse per stampaggio e movimentano le parti stampate su un altro trasportatore, gestendo quindi il carico e scarico della mac- china e sollevando così gli operatori da operazioni ripeti- tive, tediose e a scarso valore aggiunto. I cobot di questa prima applicazione sono stati implementati da Hirebotics, un integratore di sistemi certificato UR che for- nisce a noleggio robot connessi al cloud, il cui costo è calcolato con esattezza in base alle effettive ore di utilizzo. Il successo di questa applicazione di asservimento macchine ha spinto PMI a indagare quali altre operazioni produttive potessero essere automatizzate con successo con i cobot e sostenere così la cre- scita dell’azienda attraverso l’implementazione robotica. Quando PMI ha saputo della nuova saldatrice BotX svilup- pata da Hirebotics, ha capito di aver trovato la soluzione alla sua carenza di manodopera e una chiave per non dover più rinunciare a importanti commesse che implicavano at- tività di saldatura. “Abbiamo selezionato le saldatrici BotX perché sono ba- sate su robot collaborativi UR e non è necessario installare ingombranti sistemi di protezione intorno ad esse. Sono molto piccole e facili da usare - afferma Larson -. È una so- luzione vantaggiosa per tutti, che rende possibile eseguire piccoli cicli di saldatura su un alto mix di prodotti”. Quasi l’80% delle applicazioni che includono soluzioni di robotica collaborativa UR nel mondo, previa analisi del ri- schio accurata sul complesso della cella, non necessitano infatti di recinzioni e protezioni. Questo tipo di collabo- ratività consente alle aziende di conseguire notevoli van- taggi. Da un lato, infatti, si riducono i costi totali connessi all’applicazione (che non richiede strutture di protezione intorno). Dall’altro si mantengono layout aperti, in cui l’o- peratore/saldatore può entrare per gestire l’applicazione, controllare la qualità delle esecuzioni. Infine, il risparmio di spazio (che sarebbe occupato da recinzioni e barriere) può essere sfruttato per aumentare la produzione. BotX implementa un cobot UR10e, il più grande della gamma e-Series, capace di offrire una capacità di carico di 12,5 kg e coprire un’area operativa di 2,6 m di diametro. Il cobot, grazie a elevati parametri di precisione e ripetibilità (±0,05 mm), è in grado di assicurare una qualità costante nelle saldature, muovendo lungo traiettorie definite. Il nuovo sistema robotizzato di saldatura con i cobot UR ha avuto un positivo impatto sulla capacità dell’azienda di assumere nuovo personale, nonostante la grave carenza di saldatori.

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