RMO 249

56 rmo gennaio/febbraio 2023 possibilità di esportare il modello virtuale in più formati di file, incluso lo Standard Triangulation Language (STL), formato uni- versalmente accettato da tutti i software di stampa 3D. Il laboratorio 3D4MED è inoltre dotato di software utili alla post-elaborazione del file modello virtuale: a seconda dell’uso finale del modello stampato in 3D, alcune operazioni sul mo- dello virtuale potrebbero essere necessarie prima della stampa, ad esempio realizzazione di parti cave, tagli, raccordi e design di componenti aggiuntivi. Il modello finale può quindi essere ela- borato per la stampa 3D. Il passo successivo - chiamato processo di slicing - viene eseguito con un software tipicamente fornito dal produttore della macchina. Durante lo slicing, il modello STL viene virtualmente tagliato in fette dello spessore compatibile con la risoluzione della macchina. Ogni fetta viene quindi inviata alla stampante 3D e lo strato corrispondente viene depositato. Scelta delle tecnologie e dei materiali. A seconda della spe- cifica finalità del modello stampato, vengono scelti la tecnologia e i materiali di stampa 3D più appropriati. Per quanto riguarda i modelli destinati alla pianificazione chirurgica unicamente tra- mite ispezione visuale, l’attenzione è posta sulla creazione di una replica ad alta risoluzione dell’anatomia di interesse, tra- scurando le proprietà meccaniche dei materiali stampati. Per evidenziare al meglio informazioni anatomiche cruciali per la comprensione e la valutazione dei rapporti anatomici tra le strutture di interesse, l’accento è posto sulle proprietà cromati- che e/o sulla trasparenza. Per migliorare la visibilità di elementi nascosti o strutture poco accessibili può essere realizzato un modello anatomico che prevede parti ad incastro. L’anatomia interna potrebbe non essere chiaramente visibile dalla super- ficie esterna, anche se il modello viene realizzato in materiale traslucido, e la possibilità di aprirlo e vedere le strutture na- scoste risulta particolarmente utile. Inoltre, l’uso di materiale trasparente produrrà un certo grado di deformazione ottica, alterando la percezione visiva dell’utente delle strutture sotto- stanti. Il vantaggio più evidente derivante dalla disponibilità di un modello fisico è il trasferimento di informazioni anatomi- che dettagliate all’utente finale che deriva principalmente dalla maggiore percezione sensoriale fornita da un oggetto che può essere maneggiato. L’esplorazione manuale di un modello 3D fisico migliora notevolmente i feedback visivi e contribuisce a creare una ricostruzione mentale dell’oggetto che è molto più accurata in termini di forma, dimensione e volume di quanto si possa ricavare da un’immagine piatta. Quando un modello stampato in 3D viene invece prodotto a scopo di simulazione, le proprietà meccaniche dei materiali stampati devono essere attentamente considerate. Le fasi cruciali dell’intervento pos- sono essere eseguite sul modello prima che sul vero e proprio paziente. È possibile provare gli strumenti, determinare il sito di puntura ottimale per il posizionamento del catetere e per praticare la procedura di interesse. I modelli stampati in 3D possono essere sottoposti a simulazione chirurgica eseguita con strumenti convenzionali per chirurgia a cielo aperto o in ambiente minimamente invasivo (laparoscopico o robotico). Trovare materiali che imitano quanto più possibile le caratteri- stiche biomeccaniche di tessuti o organi coinvolti risulta quindi fondamentale. Tessuti differenti hanno un comportamento meccanico diverso e, di conseguenza, la possibilità di combinare FOCUS INDUSTRIA MEDICALE Due modelli di replica ad alta risoluzione anatomica per la pianificazione chirurgica. In questo caso di ispezione visuale vengono trascurate le proprietà meccaniche dei materiali stampati ed esaltate quelle cromatiche e di trasparenza. Modelli stampati in 3D per effettuare una simulazione, in questa situazione le proprietà meccaniche dei materiali stampati vengono attentamente considerate.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz