RMO 249

38 rmo gennaio/febbraio 2023 robot e automazione che hanno raggiunto risultati mai toccati prima per quasi tutti gli indicatori economici”. “In particolare - ha continuato Colombo - emerge chiaramente la vivacità della domanda interna sostenuta dagli incentivi 4.0 che, nel 2022, presentano ancora aliquote decisamente elevate, credito di imposta pari al 40% del valore dell’in- vestimento, per poi, se non si interverrà con correttivi, ri- dursi al 20% già a partire dal 2023. Per questo chiediamo che le misure di incentivo alla sostituzione di macchinari obsoleti e alla digitalizzazione degli impianti produttivi divengano strutturali perché l’innovazione, digitale e non è un processo continuo”. Inoltre, ha sottolineato: “Non es- sendoci spazi di manovra per l’inserimento di risorse ad hoc in legge di bilancio, accogliamo con favore l’idea avanzata dalle nostre autorità di governo di proporre in Europa, la richiesta di utilizzare parte delle risorse non spese (pari a 3,8 miliardi di euro) stanziate per Transizione 4.0 nel PNRR, per finanziare la misura del credito di imposta con le ali- quote attualmente in vigore”. Internazionalizzazione delle imprese. In materia di in- ternazionalizzazione i dati Ucimu dicono che le imprese italiane riescono a operare in modo soddisfacente su alcuni mercati, primo fra tutti quello degli Stati Uniti così come in alcuni paesi europei, quali Francia e Polonia. Meno po- sitivi sono i riscontri raccolti in Germania e in Cina, mercati comunque importantissimi. Al di là delle problematiche legate ai singoli Paesi, occorre comunque potenziare l’at- tività delle nostre imprese oltreconfine perché è all’estero che si trovano le opportunità di business più interessanti e perché il mercato italiano non può reggere ancora a lungo i tassi di crescita a cui ci ha abituato negli ultimi anni. “Alla luce di ciò – ha concluso Colombo - chiediamo siano potenziati i fondi a supporto delle attività per l’interna- zionalizzazione delle nostre aziende. In particolare, penso alle risorse per garantire l’incoming di operatori esteri alle fiere internazionali di settore che si svolgono in Italia, e che riguardano le iniziative organizzate con ICE-Agenzia e Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Inter- nazionale; così come penso agli incentivi previsti da Simest per la partecipazione delle aziende italiane alle manifesta- zioni di caratura internazionale, che si svolgono in Italia e all’estero. E, in generale, sempre nell’ambito della ria- pertura del Fondo 394, che auspichiamo avvenga già a ini- zio anno, chiediamo siano previste risorse, non solo per le PMI, ma anche per le Mid Cap che agiscono da traino della filiera, per finanziamento, a fondo perduto e a tasso age- volato, delle attività di internazionalizzazione quali, per esempio, l’apertura di sedi e filiali e la creazione di reti di imprese all’estero così come i progetti di sviluppo in mate- ria di transizione ecologica e digitale”. Da Lamiera a Mecfor. Promossa da Ucimu e organizzata da CEU-Centro esposizioni Ucimu, Lamiera (10-13 maggio 2023 Fieramilano Rho) unico appuntamento espositivo de- dicato esclusivamente al comparto della lavorazione della lamiera torna al suo posizionamento tradizionale: quello degli anni dispari. Considerato il contesto economico an- cora favorevole, nonostante alcuni fattori di incertezza, La- miera si prepara a raccogliere il consenso delle imprese del settore che hanno a disposizione, oltre ai mercati esteri, un mercato italiano decisamente vivace e ricettivo anche gra- zie agli incentivi governativi operativi oltre il 2023. Dopo un 2021 decisamente positivo, nei primi sei mesi del 2022, l’industria mondiale di comparto ha confermato il trend di crescita, registrando incrementi a doppia cifra nei dati di commercio internazionale relativi allo scambio di macchine per la deformazione e il taglio della lamiera. In particolare, nel periodo gennaio-giugno 2022, le esportazioni mondiali di macchine utensili per la deformazione e il taglio (laser, waterjet, plasma, ecc) hanno segnato una crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2021, attestandosi a oltre 8 miliardi di euro. Anche le importazioni mondiali sono cresciute, del 16%, superando i 6 miliardi di euro. In que- sto contesto l’Italia ha mostrato performance decisamente soddisfacenti confermandosi, nel 2021 (ultimo dato dispo- nibile), il secondo più importante mercato di consumo al mondo. “Sostenuta dagli incentivi governativi 4.0, attivi per tutto il 2023 e oltre – ha affermato Alfredo Mariotti, direttore generale Ucimu - la domanda domestica premierà STRATEGIE

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz