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35 rmo gennaio/febbraio 2023 Innovazione tecnologica alla base. Cosberg fa dell’in- novazione tecnologica la sua ragione d’essere. “I clienti ci scelgono perché sappiamo guardare al futuro”, chiarisce con orgoglio Michele Viscardi, amministratore delegato dell’a- zienda. Cosberg investe ogni anno più del 10% del fatturato nello sviluppo prototipale e nello studio di nuove soluzioni per l’automazione industriale. Come segno distintivo di que- sto suo modus operandi, a metà degli anni Ottanta decide il passaggio dal tradizionale colore verde delle macchine da produzione al blu, ancora oggi visual concept dell’impresa, rimarcando la sua volontà di distinguersi. Negli anni dei suoi esordi, quando il mercato si era focaliz- zato su macchine a tavola rotante, Cosberg ha puntato tutto sulle lavorazioni in linea: una scelta che i clienti non hanno premiato subito, ma che si è rivelata da lì a poco vincente. Oggi, ogni macchina Cosberg può essere riconfigurata per adattarsi a nuove esigenze, sostituendo meno del 40% dei materiali, e contiene i consumi grazie all’uso della tecnolo- gia piezoelettrica e all’ottimizzazione del sistema pneuma- tico. Risultati concreti al punto che l’azienda ambisce a una classificazione energetica degli impianti manifatturieri che ne renda evidenti le prestazioni. “Puntiamo a incrementare il livello di intelligenza dei nostri impianti e a quello che noi chiamiamo ‘effetto smartphone’, cioè creare macchine così semplici da poter essere usate da chiunque - indica Michele Viscardi -. È un obiettivo ambi- zioso, perché richiede di guardare alle tecnologie oggi a di- sposizione con un approccio mentale aperto: se siamo capaci di coglierne tutte le potenzialità intrinseche e le trasversa- lità, non possiamo solo che aspettarci risultati sorprendenti”. Condivisione delle competenze. Cosberg fonda il suo successo anche sulla competenza del capitale umano. “Noi non abbiamo macchine, costruiamo macchine - spiega il fondatore, Gianluigi Viscardi -. In un mercato che chiede di essere sempre più veloci, flessibili e riconfigurabili, il vero valore che abbiamo è il capitale umano. Più ha valore il ca- pitale umano di Cosberg e più ha valore Cosberg”. Prima ancora che nascesse il paradigma Industria 4.0, Cosberg aveva immaginato la ‘fabbrica del futuro’, adot- tando in anticipo tecnologie e prassi oggi comuni. L’azienda aveva compreso come fare automazione significasse combi- nare le più avanzate tecnologie e applicarle a componenti meccaniche, per creare impianti dotati di un’intelligenza che ne ottimizzi la gestione, la manutenzione e il monito- raggio concependo le fabbriche del domani come realtà in grado di guidarsi da sole grazie a una configurazione auto- matica dei processi. Cosberg negli anni ha anche mantenuta alta la consapevo- lezza del proprio ruolo all’interno del contesto territoriale in cui opera, dal punto di vista sociale, formativo e ambientale. L’azienda ha spesso aperto le porte e ospitato scuole, uni- versità, centri di ricerca, Comuni, associazioni di categoria, studenti e professionisti. Un approccio che le ha permesso di condividere il proprio know-how. Tre scorci dove nascono le macchine Cosberg della sede di Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Nella pagina accanto, da sinistra a destra: Michele, Gianluigi e Paolo Viscardi.

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