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22 rmo gennaio/febbraio 2023 In tale direzione muove l’offerta di apparecchiature robotiche mobili (MRE) per AMR di Roeq, moduli top che consentono di sollevare e movimentare in modo autonomo ogni tipo di pallet, e che possono ad esempio raddoppiare il potenziale di carico utile degli AMR di MiR, Omron e Continental, consentendo alle aziende di gestire carichi più pesanti con un ingombro ridotto e meno corse. Cruciali sono quindi i software di gestione delle flotte, che consentono agli AMR di uno stesso fornitore di co- ordinarsi tra loro. “Il fleet manager di Omron può gestire flotte fino a 100 robot in qualsiasi configurazione e simulare fino a 10 robot - spiega Moreno -. Il software monitora e coordina continuamente le flotte nei magazzini e nelle fabbriche, svol- gendo funzioni di controllo del traffico e assegnazione smart del lavoro e gestione dei carichi, facilitando l’integrazione con l’IT e gestendo gli aggiornamenti automatici, permettendo ai robot di collaborare come una squadra”. Versatilità e trasversalità. Gli AMR attirano quindi l’interesse di ogni applicazione che richieda flessibilità, sicurezza o traccia- bilità, nei diversi reparti: dal rifornimento in linea al magazzino con i robot più potenti, fino alla produzione con veicoli leggeri dove lo spazio è più limitato. “Le applicazioni possono essere molto diverse - dice Moreno -: ci sono per esempio AMR che svolgono il lavoro flessibile dei classici trasportatori che non possono cambiare il proprio percorso, in altri casi spostano i pal- let verso l’area di produzione entro precisi limiti di tempo op- pure i carrelli verso il magazzino intermedio, consentendo alle persone di spostare il materiale manualmente se necessario. O ancora, AMR dotati di cobot sulla parte superiore per fornire al veicolo un braccio per selezionare e prelevare piccoli pezzi su richiesta, ad esempio per ispezioni casuali”. Piscioneri sostiene che in futuro si assisterà sempre più a una graduale sostitu- zione dei conveyor fissi con gli AMR: “Soluzioni AMR trovano largo impiego per la logistica di stabilimento, tra diversi reparti produttivi o nella logistica di fine linea, dove i tradizionali con- veyor fissi - come nastri trasportatori o rulliere - possono essere sostituiti da più flessibili veicoli a guida autonoma”. Trasversale è quindi lo spettro di settori industriali in cui gli AMR trovano impiego. “Il primo settore che si è mostrato reattivo, spingendo questo tipo di soluzioni, è stato l’automotive - afferma Daldoss -, ma già oggi siamo presenti nel settore dei semiconduttori e in ambiti come quello dei beni a largo consumo”. Klain in- dica anche l’e-commerce come uno dei settori maggiormente coinvolti da queste soluzioni, che in seguito alla rapida digi- talizzazione degli ultimi anni si trova sempre più di fronte a richieste improvvise di materiali. Per Omron l’adozione degli AMR è in forte aumento anche nel settore alimentare e delle bevande, nel settore farmaceutico e in quello digitale, allar- gandosi anche a settori non industriali come gli ospedali, dove molte sono le possibilità di utilizzare gli AMR ed evitare che le persone camminino per diversi chilometri ogni giorno. Oltre ai già citati settori dell’automobilistico e dei fast moving con- sumer goods, grandi aspettative Roeq nutre infine anche per logistica ed elettronica. Tracciabilità 4.0. “Se il contesto generale è fondamentale per industria 4.0, al contempo anche i processi più piccoli, come nel caso dei flussi interni di materiali e merci, sono importanti per ottenere una produzione realmente intelligente” dichiara quindi Moreno. In tal senso, gli AMR sono i trasportatori interni delle realtà industriali del futuro, fungendo da mezzo di rac- colta dati nella fabbrica intelligente. “Muovendosi all’interno della fabbrica, grazie alla loro connessione con un sistema cen- Il robot mobile Omron LD-60 permette la movimentazione dinamica di materiali in luoghi affollati e con passaggi ristretti. INCHIESTA La soluzione AMR GoPal di Robotize, proposta da Alumotion, offre un ecosistema completo basato su baie.