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21 rmo gennaio/febbraio 2023 intraprendere e reagendo attivamente a persone e ostacoli che compaiono sul percorso. Senza bisogno di stravolgere il layout aziendale posando dispositivi di guida fisici o elettromeccanici. A tal riguardo, i robot mobili di Omron sono progettati per la movimentazione dinamica di materiali in ambienti difficili, con passaggi stretti e luoghi frenetici e affollati. Analogamente, le soluzioni AMR di Agilox sfruttano un concetto di guida omni- direzionale che permette al robot una libertà di movimento senza limiti anche nelle corsie più strette, adattandosi alle va- riazioni del flusso materiali. “L’aggiunta di un nuovo sensore 3D al nostro Active Shuttle consente al robot di rilevare oggetti oltre il limite dei 15 cm - spiega poi Daldoss -, e grazie al sof- tware installato riesce ad aggiornare in autonomia la mappa del plant in caso di modifiche, condividendo le informazioni di eventuali nuovi set-up con gli altri robot”. Disporre del sof- tware adeguato è quindi fondamentale per gestire in maniera corretta ed efficace l’interconnessione degli AMR con le altre unità industriali, ma anche con gli altri componenti della flotta di robot e con l’operatore stesso. “Quando si parla di AMR, è importante valutare non solo l’offerta di una buona mecca- nica, ma soprattutto la sua integrazione con software specifici e avanzati - afferma Piscioneri -, che consentano di realizzare nel modo più efficiente possibile una determinata applicazione”. Flotte applicative miste. “Oggi il mondo AMR è guidato dalle tecnologie di navigazione e di gestione delle flotte - spiega Moreno di Omron -. Abbiamo sempre sottolineato le differenze tra AGV e AMR, ma oggi bisogna considerare che possono trarre vantaggio uno dall’altro. Ad esempio gli AMR, nel loro essere smart e flessibili, possono comunque avere be- neficio dal seguire il percorso predeterminato di un AGV”. Una tendenza che porta l’azienda a offrire ai clienti la possibilità di scelta, grazie alla funzione ‘Selectable autonomy’ dei suoi robot, garantendo la flessibilità in ogni parte del layout di fab- brica, senza più la restrizione delle guide fisiche. “I costi della tecnologia dei sensori si abbassano sempre di più - aggiunge Laucher -, e questo comporta che i confini tra AGV e AMR va- dano sfumandosi. Agilox è inoltre molto focalizzata sul pro- blema del ‘full stack’, nel senso di offrire AMR che consentano di svolgere il maggior numero possibile di applicazioni logisti- che con robot da un singolo fornitore”. Piscioneri nota quindi come le aziende oggi non cerchino un singolo prodotto, ma vere e proprie soluzioni tecnologiche che li aiutino a risolvere un problema o a soddisfare specifiche esigenze produttive. “Le aziende AMR hanno lavorato duramente per maturare le pro- prie offerte negli ultimi due-tre anni - aggiunge Hansen -, sia per quanto riguarda i robot che i sistemi di flotte. Dal nostro punto di vista, ora siamo in una fase in cui la scena è pronta per installazioni più grandi”. Hansen vede quindi la tendenza nel cliente a porre attenzione alla capacità di utilizzare robot di diversi fornitori AMR nella stessa struttura, così come nel con- tinuo sviluppo per ottimizzare i processi e ‘fare più con meno’. L’Active Shuttle management system di Bosch consente massima flessibilità nella gestione degli ordini. Agilox ODM consente di muovere tra le diverse stazioni carrier del peso massimo di 300 kg.

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