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20 rmo gennaio/febbraio 2023 generare uno stress psicofisico crescente, con il rischio di tra- mutarsi in infortunio. A incrementare la sicurezza delle opera- zioni sono quindi proprio le funzioni di guida autonoma, che consentono ai robot di evitare gli ostacoli in maniera dinamica e collaborativa, interagendo con gli operatori che si muovono nello stesso spazio, assicurando continuità alle attività intra- logistiche che i robot possono svolgere 24/7. “Le aziende da lungo tempo soffrono la carenza di manodopera - aggiunge Laucher di Agilox -, e non vogliono più essere condizionate da tale fenomeno. Sono quindi alla ricerca di soluzioni che garan- tiscano un processo stabile e indipendente dagli operatori, che possono invece essere impiegati per attività che portano più valore all’azienda”. Flessibilità di movimento. Oltre all’importante vantaggio della sicurezza di addetti e beni, l’automazione con AMR porta poi un incremento della flessibilità delle operazioni, come sot- tolinea Piscioneri di Comau: “Le soluzioni AMR sono ideali per le aziende che necessitano di aumentare la flessibilità e l’au- tonomia del proprio sistema produttivo, prevedendo investi- menti mirati e progressivi. Si tratta infatti di tecnologie che consentono un’elevata scalabilità nel tempo: in ogni momento è possibile, ad esempio, iniziare a implementare un sistema di trasporto AGV con una linea di lavoro formata da due o tre unità, per poi integrarle in un secondo tempo in base alle pro- prie esigenze con una soluzione a guida autonoma più artico- lata e completa”. Altro grande vantaggio offerto dagli AMR è quindi la facile integrazione nell’ambiente produttivo, con pertanto una rapida messa in servizio. “Negli anni Settanta del secolo scorso, i primi robot avevano bisogno di un’infrastrut- tura fisica per orientarsi - spiega Daldoss di Bosch -. Oggi non è più così: agli AMR non servono bande magnetiche, riflettori o altro. Questo significa che non occorre cambiare la struttura del magazzino, l’infrastruttura nella quale l’AMR opera, con vantaggi e performance impressionanti in termini di tempo ed efficienza”. La presenza a bordo di laser scanner e teleca- mere 3D, come nel caso degli AMR di MiR proposti da Klain, consente ad esempio di scannerizzare l’ambiente circostante a 360° per una navigazione dinamica, pianificando percorsi da INCHIESTA I protagonisti Fabio Facchinetti è cofondatore di Alumotion e lean robotics ambassador: “Sicuramente la tendenza principale è di far evolvere in continuazione gli algoritmi di navigazione degli AMR, in modo che diventino sempre più efficienti e facilitino la configurazione”. Michael Ejstrup Hansen è amministratore delegato Roeq : “I clienti sono attenti a utilizzare il robot giusto per l’attività specifica, e poiché diversi marchi AMR hanno diverse opzioni chiederanno sempre più l’interoperabilità”. Miguel Garcés Moreno è European mobile robots product marketing manager di Omron Europe : “Gli AMR aumentano l’efficienza perché diminuiscono le attività ripetitive di spostamento manuale dei materiali e i lavoratori possono dedicarsi a compiti a maggior valore aggiunto”. I robot mobili autonomi MiR distribuiti da Klain hanno laser scanner e telecamere 3D per scannerizzare l’ambiente circostante a 360°.

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