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95 rmo novembre/dicembre 2022 Affrontare problemi comuni. ArcelorMittal è un leader nel settore della produzione dell’acciaio. Le sue attività coinvol- gono diciassette Paesi diversi e producono circa 71,5 milioni di tonnellate di acciaio ogni anno per diversi ambiti. Negli ultimi anni l’azienda ha cercato di migliorare gli standard in uno specifico segmento delle proprie attività, il carbone emesso dagli altiforni nei quali si utilizzano minerali di ferro e carbone sotto forma di sedimenti e coke. Il coke riduce il minerale in metallo a temperatura elevata che viene poi con- vertito in acciaio liquido nell’acciaieria. Durante la riduzione del minerale, si formano CO e CO 2 . L’azienda sta continuando ad esplorare nuovi metodi per migliorare la sostenibilità delle proprie attività sia direttamente, attraverso la riduzione del carbonio, sia indirettamente, attraverso una migliore effi- cienza della produzione. Wim Van der Stricht, CTO di ArcelorMittal, è a capo di que- sta missione con responsabilità specifiche nel settore della Technology Strategy, della CO 2 e dell’economia circolare: “In tutto il tempo trascorso in azienda, la sostenibilità è sempre stata una priorità fondamentale. Il settore dei metalli è a un punto di svolta e desideriamo contribuire a stabilire degli standard di produzione dell’acciaio sostenibili dal punto di vista ambientale” ha dichiarato. Per risolvere il problema della camera di combustione e contri- buire a ridurre le emissioni nette di carbonio, Wim ha cercato ispirazione al di là della sua regione e ha trovato un approccio interessante che è stato testato sul mercato Asia-Pacifico. Lan- zaTech, un’azienda di biocombustibili fondata in Nuova Ze- landa che collabora da molto tempo con ArcelorMittal, aveva sviluppato una innovativa biomassa microbica che, negli studi clinici, aveva dimostrato di poter trasformare il carbonio in bioetanolo. L’azienda stava collaborando nell’ambito delle operation di ArcelorMittal in Cina per provare che l’approccio poteva essere applicato alla produzione dell’acciaio in modo da creare un prodotto a base di bioetanolo denominato ‘Ac- ciaiolo’. Dopo aver osservato l’efficacia del processo, Wim Van der Stricht si è convinto che tale approccio potesse essere ap- plicato alle attività aziendali nell’impianto di Gent. In colla- borazione con il proprio team, ha progettato un sistema che potesse reinventare il ruolo del carbonio all’interno dell’im- pianto. LanzaTech ha supportato la progettazione del mecca- nismo di cattura del carbonio mentre Rockwell Automation ha fatto da consulente e ha fornito una piattaforma completa di automazione che include azionamenti, controllo di pro- cesso, reti e visualizzazione. È stato quindi creato un flusso per l’applicazione della biomassa alla camera di combustione prima dell’esecuzione del trattamento per produrre il pro- dotto a base di bioetanolo. L’idea del progetto ha ottenuto l’approvazione del team diri- genziale di ArcelorMittal e ha ricevuto anche l’approvazione a livello governativo e il sostegno della Banca Europea per gli Investimenti che ha contribuito alla realizzazione del progetto con un importante finanziamento. In attesa dello zero netto di carbonio. Attualmente, in fase di montaggio, lo stabilimento riprogettato ha attratto un investimento di 165 milioni di euro e dovrebbe avviare la produzione nel 2022, con una capacità piena che potrebbe essere raggiunta entro il 2023. Si prevede che le attività pro- durranno, ogni anno, circa 80 milioni di litri di etanolo soste- nibile senza emissioni nell’ambiente. Una volta realizzato, il progetto spianerà la strada ad alcune possibilità per Arcelor- Mittal. Il prodotto a base di etanolo è oggetto di una richiesta elevata essendo utilizzato in molteplici casi, inclusi i materiali plastici, i prodotti per la pulizia e la produzione di disinfet- tanti. ArcelorMittal potrà entrare in contatto e diventare un fornitore per questi settori e altri, creando una nuova linea aziendale che si autosostiene ed è potenzialmente redditizia. I finanziamenti sono stati ottenuti da diverse fonti tra cui il Governo fiammingo e da Horizon 2020, il Programma Quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione con la sov- venzione N. 656437. Attualmente, ArcelorMittal pianifica di utilizzare il progetto e gli insegnamenti appresi nell’impianto di Gent per estendere tale pratica ad altri stabilimenti.
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