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7 rmo novembre/dicembre 2022 Non ha deluso le attese l’edizione numero trentatre di BiMu. Quasi 700 le imprese presenti, di cui il 37% estere, distribuite su una superficie totale di 65.000 metri quadrati nei quattro padiglioni allestiti per l’evento. In vetrina le tecnologie protagoniste della Smart Factory; oltre ovviamente alla macchina utensile, grande spazio anche per la robotica e l’Additive Manufacturing fino alla digitalizzazione. La manifestazione è stata così l’occasione per vedere a che punto la tecnologia si è spinta negli ultimi sviluppi: macchine ad asporta- zione, deformazione e additive, robotica, automazione, tecnologie digitali e 4.0, Intelligenza Artificiale, sistemi di metrologia e controllo qualità, logistica per l’industria meccanica, tecnologie ausiliarie e subfornitura. Intorno al cuore dell’esposizione, costituito dalle 3.000 macchine utensili esposte, sono state cinque le aree espositive per altrettanti temi tecnologici: RobotHeart dedicata al mondo della robotica; piùAdditive dedicata alle tecnologie additive; Bi-Mu Digital focalizzata su mondo dell’ICT e delle tecnologie per la connettività; Me- trology & Testing centrata su sistemi, macchine di prova e misura e controllo qualità; Bi-Mu Logistics dedicata alla logistica per l’industria meccanica. La biennale italiana della macchina utensile è stata anche la cartina di tornasole su come sta andando il mercato ma soprattutto sul sentiment degli imprenditori del settore. Un quadro in chiaroscuro che da un lato li vede alle prese con un autunno carico di incertezze sul fronte dei rincari energetici e degli approvvigio- namenti e dall’altro lato con ordinativi in casa che al contempo fanno guardare con meno affanno. l.rossi@lswr.it @lurossi_71 BiMu cartina di tornasole del sentiment del mercato EDITORIALE
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