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50 rmo novembre/dicembre 2022 L’azienda austriaca Zimm produce riduttori con martinetto a vite di alta qualità e, recentemente, ha messo in funzione una cella di produzione modulare e completamente automatizzata con due robot Kuka. La cella riduce il carico di lavoro sui dipendenti, aumenta la produttività e migliora la competitività dell’azienda di Stefano Soresina Flessibilità ed ergonomia per produrre riduttori Che si tratti di operare sotto la piattaforma elevatrice nelle officine di riparazione delle auto, di superare le differenze di altezza riscontrate nei sistemi di trasporto industriali o di trovare impiego come azionamenti per antenne paraboliche, i riduttori a vite del produttore austriaco Zimm svolgono la maggior parte del loro lavoro senza essere visti. La produ- zione di riduttori presso la sede dell’azienda a Lustenau (nello stato austriaco del Vorarlberg), tuttavia, è un vero colpo d’oc- chio: una fresatrice a 5 assi di Grob garantisce che le materie prime (alluminio e cubetti fusi di diverse dimensioni) si tra- sformino in componenti preziosi e di alta precisione. La mac- china utensile fa parte di una cella di produzione modulare che esegue il carico e lo scarico dei pezzi e il successivo lavoro di finitura in modo completamente automatizzato, grazie a due robot Kuka. L’automazione dei pezzi aumenta la produttività e l’ef- ficienza. Fino a poco tempo fa, il percorso verso i componenti finiti era un po’ più laborioso: “Solo nella movimentazione dei pallet: i pezzi sono stati per lo più bloccati manualmente sui pallet fino a questo punto - spiega Marcel Haltiner, respon- sabile dell’automazione di Vischer & Bolli GmbH -. Questo è FOCUS ROBOTICA

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