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41 rmo ottobre 2022 Ebbene, non è così. Questa pratica nasconde infatti delle grosse insidie, che possono generare pericolosi impatti sul prodotto, sull’azienda, sui processi di produzione o, ad- dirittura, sul contenuto innovativo a cui si sta lavorando. È importante precisare che nessuno strumento software - nemmeno il più avanzato - può garantire ipso facto la capacità di innovare. È altresì vero, però, che impegnando il tempo in modo corretto è possibile dare spazio alla cre- atività e, quindi, all’innovazione. Vediamo dunque quali sono i cinque principali fattori re- sponsabili delle perdite di tempo nella fase di progettazione. La simulazione: usata troppo poco o troppo tardi. Succede molto più spesso di quanto si possa immaginare che, nel momento in cui si testa un prodotto, i progettisti scoprano l’esistenza di un grosso problema di base, che avrebbe potuto essere risolto senz’altro molto prima di es- sere giunti a quel punto. O ancora che, dopo aver passato il modello CAD agli analisti (esperti di fisica applicata), essi si rendano conto di un difetto importante. Queste perdite di tempo sono le più onerose ed è assolutamente necessa- rio evitarle a qualsiasi costo. Immaginiamo ora che nell’ambiente di progettazione sia possibile utilizzare un sistema di simulazione, un sistema che agli occhi del progettista risulti del tutto omogeneo e integrato. Si potrebbero così sperimentare vari scenari, eseguire iterazioni e sviluppare i modelli in modo tale che gli analisti possano dedicare il proprio tempo ad altre e ben più importanti questioni. La soluzione di PTC, Creo Simulation Live, basata su Ansys, è integrata nell’ambiente di progettazione Creo e recepi- sce in tempo reale, quindi in modo automatico, qualsiasi modifica apportata al modello. Il feedback simultaneo di- venta così parte integrante del processo di progettazione e non viene nemmeno percepito come qualcosa di sepa- rato: semplicemente si lavora alla progettazione, con uno strumento che restituisce un feedback rapido, istantaneo su quanto fatto fino a quel momento. La verifica delle collisioni. In produzione, una delle si- tuazioni più avvilenti è quando si verifica una collisione nello spazio di lavoro di una macchina utensile. I proget- tisti devono fare tutto il possibile per ridurre le possibilità di errore tra le fasi di progettazione e di programmazione. Molte aziende si affidano ancora a processi manuali di scambio delle informazioni tra i reparti di progettazione e produzione. Il passaggio tra CAD e CAM (Computer Aided Manufacturing) è cruciale poiché il CAM per generare i programmi di lavorazione utilizza le informazioni del mo- dello CAD. Un nostro cliente ci ha raccontato di aver tra- sposto in maniera totalmente manuale gli attributi di un progetto CAD, registrando a mano le coordinate di oltre 2.000 punti. Con il nostro software Creo sono disponibili funzionalità avanzate per gestire la fase di programma- zione NC attraverso un’ampia gamma di strumenti, tra cui Creo NC e Tool Design, che consentono agli utenti di simulare le più disparate lavorazioni, tra cui quelle a cin- que assi, direttamente sul modello CAD. In questo modo viene eliminato qualsiasi passaggio intermedio di infor- mazioni, poiché CAD e CAM operano in modo integrato sullo stesso modello digitale, dove le collisioni possono essere scoperte già alla radice. Creo Simulation Live, basata su Ansys, è integrata nell’ambiente di progettazione Creo e, in tempo reale, recepisce automaticamente qualsiasi modifica apportata al modello. Brian Thompson è vicepresidente e direttore della divisione CAD di PTC.
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