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39 rmo ottobre 2022 2021: record di vendite. Partiti dal lontano 1922 siamo arri- vati a oggi. Ci siamo lasciati alle spalle un 2021 che per quanto riguarda il comparto delle macchine utensili un rapporto Ucimu ha definito eccellente, con una crescita del 40,7% e con previsioni quando tuttavia la crisi energetica non aveva ancora raggiunto gli attuali livelli di allarme, per un 2022 altrettanto positivo. Si tratta di dati che trovano conferma anche in Pietro Carnaghi, “ma occorre fare subito una premessa - specifica La- vazza -. Fatto cento il mondo delle macchine utensili, il tornio rappresenta circa un 35–40%, stando larghi. Di questa percen- tuale il tornio verticale a sua volta rappresenta un 5–10%, per- centuale che si abbassa ulteriormente se facciamo riferimento ai torni verticali di grandi dimensioni che produce Pietro Car- naghi. Dunque, la nostra è una proposta di nicchia, che si ri- ferisce a un prodotto fortemente customizzato, dedicato ad applicazioni specifiche. Nel bene e nel male noi non lavoriamo componenti che sono inferiori al metro e mezzo di diametro, siamo tagliati fuori dall’80% del mondo della meccanica in generale. Detto questo, confermo che il 2021 è stato anche per noi un anno molto buono, un anno record per la vendita di macchine e abbiamo attivato investimenti importanti nel mondo e anche in Italia, supportati dalle agevolazioni fiscali introdotte dal Governo”. Il costo di energia e materie prime. “Per il 2022 - prosegue Lavazza -, il bilancio è ancora sospeso, a causa delle incertezze della Supply Chain. Prima ancora che dall’incremento del costo dell’energia, che chiaramente ci preoccupa, noi siamo colpiti da quello delle materie prime, soprattutto dell’acciaio che si riverbera ovviamente sul prezzo di vendita delle nostre mac- chine, torni che coprono un range tra le 60 e le oltre 1.000 t”. I problemi non finiscono qui. Le crescenti difficoltà in questo 2022 a reperire azionamenti, motori, controlli numerici, cavi e così via, rallentano le prospettive d’investimento da parte dei clienti e di conseguenza l’ingresso di nuovi ordini in Pietro Carnaghi. “Se per alcuni componenti del controllo numerico un tempo tra l’ordine e la consegna passavano cinque o sei mesi - dice Lavazza -, oggi dobbiamo aspettare almeno un anno. L’orizzonte temporale è cambiato in maniera drastica”. L’azienda, fornitore di diversi clienti di settori considerati strategici come Oil&Gas, energia e Difesa ha potuto superare il periodo della pandemia da Covid19 senza fermare la pro- duzione – anche perché per operare su macchine di grandi dimensioni come i torni di Pietro Carnaghi sono sufficienti due persone che stanno a una distanza l’una dall’altra di diversi metri Per quanto riguarda la parte commerciale ab- biamo beneficiato della presenza di uffici in Cina, Stati Uniti, e Germania che si occupano anche di installazione e service. “Il cliente - spiega Lavazza - aveva la tranquillità garantitagli dalla consapevolezza che anche se non era possibile viaggiare e spostare persone dall’Italia, la nostra rete ci consentiva di procedere comunque nel progetto. Così, proprio in quel pe- riodo abbiamo installato sistemi complessi in Cina, macchine di grosse dimensioni negli Stati Uniti, come continuiamo a fare anche oggi. Una lezione di cui cercheremo di fare tesoro per il periodo difficile che abbiamo davanti è quella dell’importanza di una rete organizzativa diffusa”. Le novità quotidiane. Il futuro di Pietro Carnaghi sarà all’in- segna della continuità e questa continuità ha un nome preciso: customizzazione. “Noi - dice Lavazza - in realtà non abbiamo dei modelli di macchina, abbiamo piuttosto delle famiglie di macchine, che rappresentano le dimensioni della tavola e del diametro tornibile. Di fatto tutte le nostre macchine vengono customizzate su specifiche e applicazioni del cliente, con dia- metri tornibili da 1 fino a 16–17 metri di diametro”. Per Pietro Carnaghi, paradossalmente, non esistono ‘modelli nuovi’, ogni macchina è da considerarsi una novità, perché presenta sem- pre un particolare, una configurazione realizzata e studiata appositamente per soddisfare le richieste e le necessità più diverse di ogni commessa. Esempi di torni verticali installati nel corso della storia dell’azienda, tuttora in funzione: a sinistra un tornio AC57 installato negli anni 90, a destra un tornio AP80 dei primi anni 2000; entrambi per la produzione di turbine.

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