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29 rmo ottobre 2022 spositivi smart sono rese disponibili sia a livello locale, sia tra- mite sistemi di analisi e gestione dati superiori, come il cloud computing o i sistemi di intelligenza artificiali. Osserva, poi, Ricci di Marposs: “Attraverso il condition monitoring, la gestione delle macchine, compresa la ma- nutenzione, avviene in modo centralizzato: il reparto di produzione viene informato in tempo reale sullo stato della macchina e su eventuali interventi da realizzare (TPM). A sua volta, il reparto di manutenzione riceve le informazioni, sem- pre real time, dello stato macchina e gestisce gli interventi, analizzando le particolarità di ogni macchina e lavorazione, le ore di lavoro effettive della macchina e lo stato della stessa (CBM)”. Tutto questo permette, evidentemente, quella che viene definita una manutenzione predittiva, con cui è pos- sibile prevenire errori e anticipare eventuali problematiche. A tale scopo, sempre in ottica 4.0, entrano in gioco i data analytics che consentono, infatti, di fare previsioni sulla base delle informazioni raccolte: “La produzione esamina i con- suntivi, i tempi di arresto, le performance degli impianti e in base a tali dati, procede alla rialimentazione del sistema minimizzando ulteriormente i tempi di interruzione, ottimiz- zando la velocità di produzione con un maggiore livello di qualità” conclude Ricci. Secondo Gualtieri di Parker Hannifin, Il condition monitoring può essere attuato in diversi ambiti, a seconda del portafoglio prodotti a disposizione e, sicuramente, la manutenzione pre- dittiva e proattiva rappresenta l’area di maggiore applicazione. Spiega, infatti, il manager: “Non dobbiamo dimenticare che un asset monitorato e mantenuto in perfette condizioni sarà più produttivo e più efficiente. Un semplice esempio potrebbe es- sere la buona lubrificazione di un cuscinetto: normalmente si tratta di componenti sottoposti a forte ‘stress’ ma, allo stesso tempo, cruciali per i diversi impianti. Tramite il monitoraggio della qualità della lubrificazione, è possibile capire se ci sono delle anomalie durante il funzionamento del componente e fare in modo che venga utilizzato nel migliore dei modi”. Alcune soluzioni. Da questa panoramica si evince che a sup- porto del condition manufacturing, oggi le aziende di pro- duzione possono beneficiare di tecnologie all’avanguardia, in linea con i principali trend dell’Industria 4.0. Marposs dispone di una divisione dedicata che, capitalizzando sull’esperienza maturata con le macchine utensili e con i sistemi di rilevazione dati, è in grado di sviluppare soluzioni su misura per ogni spe- cifico utente. Soluzioni capaci di coprire l’intero processo, dalla sensoristica (fisica o digitale), all’integrazione con la macchina, ai sistemi intelligenti per trattare il segnale, fino all’interfac- cia con l’utente per creare il sistema di CBM e manutenzione predittiva. Addirittura, per le macchine utensili le soluzioni Marposs possono fornire alcuni elementi di monitoraggio e manutenzione senza dover aggiungere sensoristica, ma solo sfruttando il segnale digitale dei motori. Parker Hannifin suddivide, invece, le sue soluzioni in macro famiglie, ovvero: contaminazione, qualità, proprietà del fluido (prevalentemente olio) ed emissioni acustiche dei cuscinetti. Nello specifico, per quanto riguarda gli strumenti per il con- trollo della contaminazione, c’è la possibilità di usare icountPD (Particle Detector) solo per montaggio in-line; mentre per le attività di service esistono due strumenti: iOS e LCM30. Il primo è un monitor ideale per i reparti di manutenzione o le squadre di service, il secondo, ultimo nato in casa Parker, è un contatore di particelle automatico. Tutti gli strumenti sono equipaggiati con sensore di umidità e sono disponibili nella versione per l’analisi del carburante. In questa famiglia pos- siamo anche includere Mwds (Metal Wear Debris Sensor) che è un totalizzatore in linea per le particelle di grosse dimensioni (40-1000 micron). Nello specifico dei fluidi, la qualità può es- sere controllata sia in continuo sia off-line. In questa suite di soluzioni sono contenuti diversi strumenti, in particolare Digi+ che consiste in un kit dedicato all’analisi dell’olio (motore e di lubrificazione), si tratta, di fatto, di un piccolo laboratorio portatile. Per il monitoraggio delle proprietà del fluido, poi, esistono strumenti in-line e da laboratorio, in particolare Ana- lexPQ (Particle Quantifier) che serve per misurare la presenza
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