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21 rmo ottobre 2022 operative dopo 25 anni. Concetti che sposano quindi anche logiche di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale dei sistemi, come illustra Stefano Tirelli, Area Sales manager di MCM: “Il primo principio del rispetto ambientale è quello di cercare di far produrre di più e durare il più a lungo pos- sibile le macchine, avendo cura di preservare l’importante investimento che una macchina utensile rappresenta per un’azienda. La tensione verso l’innovazione e la creazione di valore per i clienti implica quindi anche tutta una serie di at- tenzioni per la riduzione dei consumi e la sostenibilità delle macchine e dell’automazione. L’idea alla base è cercare di far sì che le macchine consumino il meno possibile, adottando ad esempio l’autospegnimento e diminuendo i tempi morti, o programmando l’accensione della macchina facendo sì che al suo avvio sia da subito efficiente e pronta a lavorare”. Per elevare l’impronta ecologica dei suoi centri di lavoro, MCM impiega ad esempio anche funzionalità di recupero dell’e- nergia in fase di frenata, illuminazione LED e la possibilità di utilizzare sistemi di refrigerazione dei componenti macchina centralizzati. O ancora, sistemi di lubrificazione minimale per ridurre l’impatto in termini di smaltimento, e fino alla capa- cità di personalizzare le macchine ponendo una particolare attenzione al green per adattarle a eventuali richieste e si- tuazioni vantaggiose per i singoli clienti. Portando loro un doppio beneficio, economico in virtù dei saving ottenibili ma anche ecologico, abbassandone l’impronta ambientale. Digitalizzazione e software. Terzo fondamentale pilastro che completa l’offerta di MCM è legata al software e alla di- gitalizzazione da parte di MCE Solutions. Su questo fronte, l’azienda presenterà in BiMu alcune novità, tra cui un nuovo servizo nato dalla collaborazione con altre aziende del settore, che estende le funzionalità degli applicativi MCM già opera- tivi in termini di manutenzione predittiva, con la possibilità di generare chiamate dirette al service e di verificare la disponi- bilità dei pezzi di ricambio. La soluzione rappresenta quindi un’ulteriore espressione della volontà dell’azienda di mante- nere l’efficienza nel tempo delle macchine, riconoscendo in anticipo, grazie all’azione di monitoraggio con il supervisore jFMX, la presenza di eventuali anomalie meccaniche sulla macchina, prima che si giunga alla produzione di pezzi scarti, esigenza alquanto sentita dai clienti. “La digitalizzazione è una componente altrettanto essenziale nella gamma di com- petenze di MCM, che consente di gestire sia le macchine che l’automazione, trasmettendo quindi i dati ai sistemi aziendali superiori - dice ancora Bergaglio -. Il nostro supervisore abilita il monitoraggio da remoto e in continuo della produttività della macchina, sempre nell’ottica di mantenere l’efficienza dei sistemi nel tempo. La soluzione aiuta altresì i clienti a ge- stire la richiesta di materiali, riducendo o contenendo il flusso di grezzi verso la macchina e quello di pezzi finiti verso lo stoccaggio. Potendo arrivare anche a gestire tempistiche di produzione espressamente per le richieste di montaggio”. Le- gata alla ottimizzazione dell’impiego delle macchine è quindi anche la gestione condivisa degli utensili mediante magaz- zino ‘Mirror’, che consente alle aziende di acquistare meno utensili diminuendo l’investimento economico e riducendo al contempo il consumo di materiali. Gli innovativi concetti e le funzionalità applicate ora alla nuova Tank 1000 EVO nei mesi a venire verranno estesi e scalati anche sulle altre macchine di dimensione maggiore della storica famiglia di centri di lavoro, proseguendo l’evoluzione e il miglioramento continui dell’of- ferta del costruttore. @lurossi_71 Un FMS con un centro di lavoro Clock EVO che adotta automazione di MIA-MCM Intelligent Automation.

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