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27 rmo settembre 2022 di avere un prodotto già in gran parte testato prima del suo rilascio stesso, consentendoci di fare analisi funzionali e studiare possibili improvement, in corso di progettazione o addirittura dopo il rilascio stesso del magazzino”. Anche dal punto di vista del revamping, l’azienda è in grado di andare a ricostruire digitalmente un magazzino rilasciato magari cinque o 10 anni prima, apportando modifiche sull’impianto virtuale. La parte di simulazione prima della vendita, e poi del virtual commissioning, oggi è parte integrante del pro- cesso in Automha, facendo del digital twin in primis un pre- zioso strumento di supporto alla vendita, e poi operativo, permettendo di testare il software di automazione ancora prima che si vada in campo, tagliando di molto i tempi di commissioning. “Spingiamo moltissimo sulla digitalizzazione - continua Pettinato -, e per il futuro speriamo di poter an- dare verso un concetto di blockchain, con la digitalizzazione di tutto il sistema, così da avere un elemento che riconosce la macchina ed è in grado di dirci vita, morte e miracoli della stessa”. Digital twin e disponibilità dei dati fanno quindi sì che oggi i fornitori di tecnologie di automazione per la lo- gistica interna si presentino ai clienti come veri e propri con- sulenti, come spiega Brusasca di Swisslog: “Nei progetti con i clienti partiamo spesso con un approccio consulenziale, cer- cando di raccogliere dati per avere una fotografia di quella che è la situazione attuale, e poi immaginare insieme quello che potrebbe essere il risultato finale. Si vanno quindi a fare delle simulazioni dinamiche, concetto che fa parte del ge- mello digitale, che ci permette di verificare con il cliente che in fase progettuale siano stati considerati tutti gli aspetti principali”. L’utilizzo di strumenti di simulazione è fonda- mentale anche per Corona di Dematic, necessari a definire la strategia che si intende implementare a livello di business, anche a impianto già realizzato: “Questo è possibile farlo ad esempio accelerando i tempi di refilling nei punti vendita, o cambiando i profili degli ordini, vedendo come risponde il sistema complessivo a queste variazioni. La disponibilità dei dati è ovviamente cruciale, e non solo per i tool che in Dematic abbiamo sviluppato per prevenire e monitorare lo stato di possibile usura e guasto di certi componenti, ma anche per avere una conoscenza il più precisa possibile del processo del cliente”. Digitalizzazione dei processi. La conoscenza dei processi è quindi per i fornitori di soluzioni di automazione la condi- zione fondamentale nella trasformazione digitale dell’intra- logistica, come spiega Corona di Dematic: “La conoscenza del processo del cliente è un fronte su cui lavoriamo moltissimo, e questa la si ottiene mediante una fotografia il più possi- bile precisa della situazione, degli ordini, delle tempistiche e delle sequenze temporali all’interno delle varie fasi del suo processo. Il tutto grazie all’analisi dei dati del cliente, ai quali oggi più che in passato è possibile accedere, anche se molto si può fare ancora. Per nostra esperienza, infatti, in certe realtà dati che noi diamo per scontati non sono disponibili”. A con- fermare la difficoltà di avere dei dati, soprattutto in aziende piccole e medio piccole, è anche Grandi di Modula, fatto che rende difficile proporre soluzioni e possibili miglioramenti. “Se in alcune realtà i clienti i dati non li hanno, in altre aziende i dati sono invece talmente tanti che sono di difficile gestione, ed è come non averli - aggiunge inoltre Grandi -. La spinta di Industria 4.0 sta però portando una maggiore sensibilità nelle aziende, che cominciano a comprendere la necessità di disporre dei dati per migliorare i loro processi”. Poter guardare al flusso logistico nella sua interezza è fonda- mentale anche per Calabrese di CLS, la cui divisione iMation si occupa soprattutto della componente di movimentazione

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