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79 rmo giugno/luglio 2022 della pandemia, quando mancava l’attrezzatura negli ospe- dali, in molti si sono messi al lavoro per sopperire alla carenza di forniture ufficiali. Così a Napoli, grazie all’Università della Campania, è stata avviata la produzione di visiere Shield per gli operatori degli ospedali e in Francia sessanta stampanti 3D sono state messe all’opera per realizzare sempre le visiere. Piccoli episodi dovuti all’emergenza che sono però la spia di un settore che si sta muovendo con velocità e che, secondo le stime di Research And Markets relative al mercato dei disposi- tivi medici di stampa 3D, dovrebbe raggiungere 5,1 miliardi di dollari entro il 2026 da 2,4 miliardi di dollari nel 2021, con un Cagr del 16,3% durante il periodo di previsione. La crescita del mercato è dovuta soprattutto ai progressi tecnologici; i cre- scenti investimenti e finanziamenti pubblici e privati stanno guidando il mercato globale dei dispositivi medici di stampa 3D che rischia però di essere ostacolato da quadri normativi complessi che ritardano l’approvazione di nuovi dispositivi. I produttori di dispositivi, è l’analisi del report, stanno otte- nendo profitti significativi dai servizi rispetto alle vendite di stampanti e materiali. Al fine di sostenere in questo mercato altamente competitivo, diversi fornitori offrono servizi di abbonamento pay-as-you-go, una scelta che ha portato alla crescita del segmento software e servizi. Sulla base dell’ap- plicazione, il mercato dei dispositivi medici di stampa 3D è segmentato in strumenti chirurgici, protesi e impianti stan- dard, protesi e impianti personalizzati, prodotti di ingegneria tessutale, apparecchi acustici, dispositivi medici indossabili/ impiantati, e altri apparecchi. Il segmento delle protesi e degli impianti personalizzabili rappresentava la quota maggiore del mercato nel 2020, mentre l’uso della stampa 3D negli im- pianti craniomaxillofacciali sta aumentando in campo medico e dentistico. Grazie a questa tecnologia vengono fissate pia- stre e viti bioresorbibili e di piccole dimensioni, che aiutano a mantenere la forma 3D dell’osso nello scheletro craniofac- ciale. Questi impianti possono essere prodotti in modo rapido e economico e sono sterilizzabili. LBM (Laser beam melting) è la tecnologia più comunemente usata per la fabbricazione di La pandemia da Coronavirus ha visto un aumento di utilizzo di stampa 3D per realizzare i dispositivi di protezione personale, anche direttamente nel luogo dove sono effettuate le cure.

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