RMO_245
55 rmo giugno/luglio 2022 un operatore consulti i risultati e pianifichi la successiva bat- teria di esperimenti dopo il completamento del ciclo, mentre Agamede lo fa di default. “Il modulo AI consente ad Agamede di interpretare le prove senza interventi da parte dell’uomo, ma basandosi unicamente su modelli matematici - spiega Radosław Pilarski, PhD, inventore e ingegnere capo del si- stema -. Questa soluzione può essere impiegata da laboratori diagnostici centrali, aziende farmaceutiche per lo sviluppo di medicinali, laboratori oncologici in cerca di terapie mirate per i pazienti, o anche reparti R&D di aziende chimiche e biotec- nologiche per ottimizzare i bioprocessi”. La finalità originaria. L’Ibch PAS ha iniziato a sviluppare Agamede nel 2015, destinandolo originariamente a Epicell, un progetto finanziato dal National Centre for Research and De- velopment (NCBiR) nell’ambito del programma ‘Prevenzione e trattamento delle malattie della civiltà’ - Strategmed. Scopo del progetto era quello di sviluppare mezzi specifici per la col- tura dei cardiomiciti derivati da cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC). Il consorzio Epicell riunisce l’Ibch PAS, l’Institute of Human Genetics PAS e tre ospedali di Poznañ. Partendo da un solido know-how in materia di modulatori epigenetici e programmazione cellulare, ha condotto studi finalizzati allo sviluppo futuro di metodi per trasformare le iPSC e adattarle agli scopi della medicina rigenerativa. La prima applicazione allo studio è stata, in particolare, l’impianto mirato nel cuore di pazienti che hanno subito un infarto miocardico, con l’o- biettivo di riportare la gittata cardiaca ai livelli precedenti all’evento. L’ostacolo principale era il numero di esperimenti richiesti per formulare il corretto mix di modulatori epigene- tici a piccole molecole. Una ricetta con dieci componenti e dieci diverse concentrazioni, ad esempio, richiede 10.000.000 di esperimenti. “Agamede ci ha messi in condizione di cer- care la giusta miscela di composti in un sistema di soluzioni multidimensionale, arrivando allo sviluppo del mezzo di ri- programmazione Epicell One”, spiega Wojciech T. Markiewicz, responsabile del progetto Epicell. 15.000 test al giorno. Alla fine di marzo 2020, tutto è cam- biato. Consacrato fin dalla fondazione agli acidi nucleici RNA e DNA, l’Ibch PAS ha dirottato tutte le infrastrutture sulla diagnosi del Sars-CoV-2. “Il nostro istituto è stato il primo in Polonia a sviluppare un test per il rilevamento del virus Sars- CoV-2 - spiega Marek Figlerowicz, direttore dell’Ibch PAS -. Applicando da subito le funzioni di automazione di Agamede ai nostri esami, abbiamo messo a punto un protocollo dia- gnostico ad alto rendimento che consente di verificare 15.000 campioni al giorno. Questo, almeno, è il potenziale, perché l’IBCH PAS, in quanto ente scientifico, non dispone di un la- boratorio di diagnosi accreditato. È un risultato straordinario se consideriamo che, con il tradizionale metodo manuale, un tecnico può analizzare al massimo qualche centinaio di cam- pioni al giorno”. Robot, PLC e software. Il progetto Agamede è nato in col- laborazione con tre partner tecnologici: Mitsubishi Electric, La- bomatica e Perlan Technologies. Mitsubishi Electric ha fornito i controllori logici programmabili (PLC), il software Melfa Basic e un robot industriale antropomorfo a braccio lungo, che è il componente cardine del sistema. Gli strumenti robotici in- tegrati consentono di svolgere esperimenti su microscala con micropiastre da 96 a 384 pozzetti, replicando il lavoro di un tec- nico di laboratorio che utilizza ininterrottamente gli strumenti di analisi. La procedura si svolge in conformità con i protocolli sperimentali inseriti dall’operatore nel software di gestione. L’applicazione include anche incubatori per colture cellulari industriali, erogatori di piastre e puntali, stazioni di pipet- taggio, etichettatrici, lettori di codici a barre, sigillatori per piastre, lettori per misure in fluorescenza e spettrofotometri. Una delle specificità di Agamede è quella di essere dotato di Il robot di Mitsubishi Electric mantiene gli analizzatori costantemente in funzione secondo le specifiche impostate. Il robot dispone di un braccio a lunga portata e un set di strumenti a controllo robotico per eseguire analisi su microscala con micropiastre a 96 e 384 pozzetti.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz