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48 rmo giugno/luglio 2022 Mecfor piattaforma annuale Diventerà una piattaforma annuale dell’industria ma- nifatturiera 4.0 Mecfor , la manifestazione dedicata al revamping delle macchine utensili, a subfornitura e tur- ning che ha chiuso con successo lo scorso maggio la sua prima edizione a Parma, organizzata da Fiere di Parma e CEU - Centro esposizioni Ucimu . Il pregio di Mec- for consta nel proporsi come evento innovativo in grado di valorizzare e sottolineare i principi dell’economia cir- colare rappresentati dal revamping, che al contempo funge da momento per sostenere e promuovere la dif- fusione delle tecnologie digitali, cruciali per lo sviluppo sostenibile del manifatturiero. Altrettanto importante il focus di Mecfor dedicato alla subfornitura, ossia il vasto settore della committenza produttiva verso terzi, in cui l’Italia vanta una tradizione di eccellenza nel panorama mondiale, specie nella subfornitura meccanica, cruciale anche per il futuro del manifatturiero italiano e cresciuta del 26% nel 2021, ma anche elettromeccanica e mecca- tronica. Le lavorazioni conto terzi cui si ricorre più spesso in Italia sono quelle nella meccanica di precisione, nella carpenteria metallica e nei trattamenti di superficie. Stabilizzatore pezzo brevettato Soraluce ha portato a Mecspe 2022 il sistema brevettato DWS - Dynamic workpiece stabilizer, dispositivo che annulla le vibrazioni integrato da un controllore di frequenza e uno o vari attuatori inerziali che si collocano sul pezzo da lavorare. Il DWS, premiato con il Quality innovation award di Euskadi 2020, risponde al problema della lavorazione di pezzi con strutture che tendono a vibrare, come i pezzi in acciaio elettrosaldato, migliorando le comuni alternative quali gli utensili speciali, spesso molto costosi, o l’uso di soluzioni più precarie e a bassa efficacia. Tra i vantaggi offerti, la migliore finitura superficiale nelle aree in cui il pezzo ha maggiore flessibilità e la maggior produttività, consentendo passaggi più profondi senza insorgere di vibrazioni. L’azienda ha poi presentato la fresatrice Soraluce modello TA35Automatic, dalla elevata ergonomia e flessibilità grazie alla testa automatica millesimale. La macchina ha corsa verticale di 1.250 mm (potendo arrivare fino a 1.500 mm), corsa trasversale di 1.200 mm e caricamento pezzi fino a 10.000 kg, oltre a un magazzino utensili a 60 posti con braccio cambio utensile orizzontale-verticale. CARRIERE Guber all’elettrico in B&R B&R ha nominato Ronny Guber manager industriale per la mobilità elettrica, offrendo alle case automobilistiche e ai loro fornitori un punto di contatto per risolvere le sfide produttive collegate all’elettromobilità. Con il passaggio all’elettrico, B&R vede la domanda globale di sistemi di batterie EV in rapida crescita. Per il nuovo esperto dell’azienda, l’automazione sarà quindi la chiave per abbassare i costi unitari e fare i necessari salti di produttività. Due nomine in Sandvik Coromant Sandvik Coromant ha aggiunto due nuovi membri al proprio gruppo dirigenziale con la nomina di Michael Eneberg, che ha assunto il ruolo di vice president & head of global sales dal 1° maggio 2022, mentre Nicolas Dellachiesa entra a far parte del team come head of merger and acquisitions (M&A) nel mese di giugno. Riportando a Helen Blomqvist, presidente di Sandvik Coromant, Eneberg e Dellachiesa rivestiranno un ruolo fondamentale nella crescita globale dell’azienda. Beni strumentali, 2021 d’oro Il 2021 è stato un vero anno d’oro per la meccanica strumentale rappresentata da Federmacchine , che nei dati consuntivi appena presentati registra una crescita del 21,6% nel fatturato del comparto in Italia, pari a un valore di 50,4 miliardi di euro. L’accelerazione ha consentito non solo di recuperare il terreno perso tra 2019 e 2020, ma anche di migliorare il record del 2018. Aumenti a doppia cifra anche per le esportazioni, cresciute del 18,1% a 32,9 miliardi di euro, ripartite dunque con slancio ma senza raggiungere i livelli toccati nel 2018. Ottime anche le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, che trainate dal consumo hanno toccato i 17,5 miliardi di euro, il 28,6% in più rispetto al 2020. La domanda espressa dal mercato domestico è salita del 29,7%, con una crescita a quota 27,2 miliardi di euro, un valore mai raggiunto prima. L’import si è attestato a 9,6 miliardi di euro, 31,7% in più nel confronto con il 2020. Le imprese italiane hanno però dimostrato di saper ben presidiare il mercato locale, come evidenziato dal dato import/consumo al 35,5%. Scende invece di due punti percentuali il rapporto export/fatturato, al 65,2%.

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