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21 rmo giugno/luglio 2022 Engelberger Robotics Awards 2022 L’Association for Advancing Automation (A3) ha assegnato sei Engelberger Robotics Awards 2022, il più prestigioso riconoscimento al mondo nella robotica. Education Award a Bruno Siciliano e Oussama Khatib (professore di robotica alla Stanford University). Technology Award a Marc Raibert (fondatore, ex CEO e ora presidente di Boston Dynamics) e Melonee Wise (precedentemente CEO di Fetch Robotics fino alla sua acquisizione da parte di Zebra Technologies nel 2021, ora ricopre il ruolo di vicepresidente e direttore generale di Robotics Automation per Zebra). Leadership Award a Bertil Thorvaldsson di ABB e Michael P. Jacobs (fondatore e CEO di Applied Manufacturing Technologies AMT). Gli Engelberger Robotics Awards prendono il nome dal padre della robotica industriale, lo statunitense Joseph F. Engelberger. Fin dalla sua nascita nel 1977, gli Engelberger Robotics Awards sono stati consegnati a 134 protagonisti della robotica provenienti da 17 Paesi diversi per l’eccellenza nello sviluppo tecnologico, nell’applicazione, nell’istruzione e nella leadership. I sei premiati sono stati selezionati dai Past Chair dell’A3 Technology Strategy Board. I membri dell’Association for Advancing Automation (A3) rappresentano quasi 1.100 produttori di automazione, fornitori di componenti, integratori di sistemi, utenti finali, istituzioni accademiche, gruppi di ricerca e società di consulenza di tutto il mondo che promuovono l’automazione. Il team di Prisma Lab presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione dell’Università degli Studi Federico II. strettamente legato all’industria. Ci siamo infatti sempre occupati di controllo di robot e in particolare proprio il con- trollo dei motori a basso livello è stato il nostro campo di stu- dio d’elezione. Abbiamo sempre guardato non a una realtà avveniristica come il controllo del robot sulla luna o lo studio di un robot umanoide, ma a progetti e consulenze stretta- mente collegati alle aziende. La componente meccatronica è da sempre importantissima nel nostro lavoro (siamo per lo più docenti di controlli automatici) e quindi siamo molto legati nell’ateneo partenopeo, è direttore uscente del Centro Icaros e coordina il Prisma Lab presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione della stessa Università degli Studi Federico II. Lo abbiamo incontrato e, insieme a lui, abbiamo cercato di capire non solo su quali filoni si siano dipa- nati i suoi lavori di ricerca ma anche quali potranno essere gli sviluppi futuri della ricerca nell’ambito della robotica. Professore, come ha accolto la sua nomina a un premio di prestigio mondiale? “È stata una grande sorpresa quando il presidente dell’asso- ciazione me l’ha comunicato al telefono. Le nomination per questo premio sono riservate e non sapevo di essere in lizza. Mi ha colpito anche la coincidenza: sono nato nel 1959, lo stesso anno in cui è stato sviluppato il primo prototipo di robot da Jo- seph Engelberger e proprio ai robot e alla robotica ho dedicato gran parte della mia vita. All’inizio dei miei studi di dottorato rimasi colpito dal libro di Engelberger ‘Robots in Practice: Ma- nagement and Applications of Industrial Robots’ con una pre- fazione dello scrittore di fantascienza, Isaac Asimov, un mito della mia adolescenza. Infine, mi ha lusingato l’eccellenza del livello dei colleghi a cui è stato assegnato il premio quest’anno, a partire dal professor Oussama Khatib della Stanford Univer- sity, il mio ‘fratello maggiore scientifico’. È bello stare in buona compagnia, mai e poi mai avrei pensato di ricevere un premio insieme a personaggi di tale calibro”. Lei è stato premiato nella sezione Education. Pensa che sia un riconoscimento anche alla ricerca universitaria del nostro Paese? “Certamente: rappresenta la riprova che in Italia abbiamo un’ec- cellenza in questo campo. Si evidenzia anche il valore della metodologia utilizzata dal il mio gruppo di lavoro e dei risul- tati raggiunti che sono strettamente legati alla dimensione industriale. È vero che il mio riconoscimento ricade nella se- zione Education ma non è un caso che venga da un ambiente

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