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25 rmo maggio 2022 funzionalità come il ‘Progressive Stand-By’ che prevede lo spegnimento pianificato delle unità di potenza in caso di inutilizzo prolungato. Il personale dell’utilizzatore viene sempre formato da tecnici specializzati sia per la program- mazione e l’utilizzo sia alla manutenzione dell’impianto”. Cremonesi sostiene che: “Industria 4.0 è sicuramente uno dei temi più attuali da tenere in considerazione quando si sviluppa un nuovo progetto”. E continua: “La pressa viene concepita per garantire lo scambio bidirezionale di un nu- mero sempre maggiore di dati tra la singola macchina e il sistema informativo del cliente. Il nostro servizio di as- sistenza prevede, in aggiunta alla classica teleassistenza, l’utilizzo di smart glasses XpertEye, che riducono drastica- mente i tempi di intervento consentendo una relazione im- mediata tra Balconi e utilizzatore”. Anche Ferraro è dello stesso parere: “Monitorare un processo di deformazione e assistere alla sua evoluzione da remoto, permette l’ottimiz- zazione se in contemporanea vi è un’adeguata formazione degli operatori. Le presse di ultima generazione possono adattarsi alle derive del processo; implementano tecnolo- gie green per uno sviluppo sostenibile e per la riduzione dei costi energetici. Le soluzioni green implementabili sono: la gestione dei motori delle pompe con inverter; il recupero dell’energia dissipata dal premilamiera; i driver rigenerativi, con recupero dell’energia di frenatura del vo- lano; le servo-presse”. Questione di software. L’avvento di Industria 4.0 in Italia nel settore lamiera, grazie anche alle sovvenzioni pubbli- che, ha intensificato le vendite e la produzione. Introdurre tali tecnologie in produzione ha portato enormi vantaggi oltre che economici anche organizzativi. “Quello che fa la vera differenza di un processo produttivo automatizzato 4.0 – sostiene Diener - è il software, bisogna avvicinare que- ste tecnologie a lotti sempre più piccoli e non omogenei diminuendo i tempi di programmazione software in ma- niera sensibile e permettendo di produrre in automatico, in turno non presidiato, più e più codici”. Le celle robotizzate LVD si avvalgono di un software all’avanguardia che non ha bisogno di autoapprendimento e quindi è privo di tempi morti e dei relativi costi. Il costruttore fornisce ogni im- pianto 4.0-ready e aiuta l’utente a scegliere il prodotto con miglior rapporto costi/benefici. Ogni processo produttivo sugli impianti LVD viene monitorato sia in fase di progetta- zione sia in fase di sviluppo. L’interfaccia utente è intuitiva con icone molto efficaci per la memorizzazione di routine produttive. “Tele-diagnosi e supporto - prosegue Diener - sono forniti abitualmente ai nostri utilizzatori. Industria 4.0 ha il merito di aver fatto comprendere a molti imprenditori ogni processo produttivo in ogni sua più piccola sfaccetta- tura col risultato di limare sprechi di tempo e materiale”. LVD, con i suoi collaboratori, porta l’utilizzatore alla scelta più efficiente aiutandolo anche nell’inserimento della 4.0 da una singola macchina a isole più complesse. Parlare di Industria 4.0, in Salvagnini, significa soprattutto parlare di OPS, software modulare per la gestione della produzione che sviluppiamo dal 1993. OPS organizza la produzione, indipendentemente dalla strategia produt- Omera (nella foto a destra), propone una rifilatrice bordatrice. La macchina è dotata di assi brushless interpolati e un CNC Siemens ad alte prestazioni.
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