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29 rmo aprile 2022 Pilastri e obiettivi del DARP tedesco. La Germania è de- stinataria di circa l’8% delle risorse complessive del Recovery and Resilience Facility (RRF), per un totale di 25,6 miliardi di euro che fino al 2026 supporteranno misure coerenti con il Re- covery Plan europeo. Una cifra inferiore a quella per l’Italia, che ha ottenuto il 20% dei fondi disponibili per un totale di 235,1 miliardi, di cui al netto dei fondi nazionali 191,5 sono destinati al PNRR italiano. È però importante sapere che i fondi assegnati alla Germania, declinati nel cosiddetto DARP tedesco (Deutscher Aufbau - und Resilienzplan), vanno a integrare un Piano Nazionale di Riforme (NRP) molto più ampio già avviato dalla Germania, e che andando in direzioni molto simili si in- tegra alla perfezione con le direttive del DARP. “Il Piano di Re- silienza e Ricostruzione tedesco è soprattutto un Piano per la transizione digitale - spiega Claudia Nikolai, senior consultant Multi-Consult, partner di riferimento per il mercato europeo e tedesco del Desk EU di Anima Confindustria -: se l’Unione ha chiesto che almeno il 20% delle misure siano mirate alla transizione digitale, il DARP ne contempla il 50%. In linea sono anche gli obiettivi per la transizione verde, con il 40% di mi- sure del Piano tedesco contro la quota minima del 37% chiesta dall’UE. Nel suo insieme, il DARP si articola in sei pilastri, al cui interno si trovano misure e progetti già perfettamente formati e a uno stadio di progettazione molto avanzato. Primo focus è la transizione energetica e ambientale, cui vanno il 39% dei fondi, seguito dalla digitalizzazione, che è sia dell’economia e delle infrastrutture (21% dei fondi), sia dell’educazione. Il quarto focus riguarda l’incremento della coesione sociale, ven- gono poi il rafforzamento del sistema sanitario e l’ammoderna- mento dell’amministrazione”. I sei focus sono articolati in dieci sotto voci per un totale di 40 progetti. Nel complesso, i fondi afferenti la digitalizzazione salgono però al 50% del totale, in quanto progetti sul digitale compaiono anche nel programma digitale per l’educazione e la modernizzazione della PA. “I principali strumenti per realizzare i diversi obiettivi includono innanzitutto le riforme congiunturali coordinate dal NRP 2021, di cui il DARP è solo una parte - prosegue Nikolai -. Vi sono poi il programma di sviluppo digitale dell’educazione, molto attivo e pensato proprio come una ‘offensiva’ per digitalizzare gli istituti di educazione tedeschi. Infine, molto importante per le imprese italiane è che i fondi del DARP finanzieranno anche tre importanti progetti Ipcei (Important projects of common I protagonisti Claudia Nikolai è senior consultant di Multi-Consult : “Il DARP tedesco è un piano incentrato sulla digitalizzazione di imprese, educazione e PA e sulla transizione energetica, ambito nel quale la Germania punta moltissimo sull’idrogeno verde”. Paola Nardini è Europäische Rechtsanwältin of Counsel di CBA Studio Legale e Tributario : “Le aziende della meccanica italiana devono sfruttare le risorse del Recovery plan per rafforzare la propria R&S, per stare al passo con la fortissima propensione all’innovazione dell’industria tedesca”.

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