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27 rmo aprile 2022 base dei robot Made in China: motoriduttori, servomotori e controlli. L’idea è anche quella di promuovere le R&D interne alle aziende del Paese, in particolare in settori come la bio- nica e l’integrazione biomeccanica. Inoltre, la Cina intende anche esplorare nuovi modelli di business per le aziende di robotica, promuovendo una nuova piattaforma di servizi di leasing e servizi cloud intelligenti. La corsa della Cina nell’innovazione robotica. “La Cina ha pubblicato questo secondo piano di sviluppo quinquen- nale per l’industria della robotica dopo quello inerente il periodo 2016-2020 - afferma Song Xiaogang, direttore esecutivo e segretario generale della China Robot Indu- stry Alliance (Cria) -. L’iniziativa ha un grande significato: promuovere lo sviluppo di alta qualità dell’industria robo- tica cinese. I robot sono l’attrezzatura chiave dell’industria moderna e il nuovo piano quinquennale farà da guida allo sviluppo digitale e all’aggiornamento intelligente in Cina, aiutando anche a promuovere il progresso globale della tec- nologia robotica”. Il dipartimento statistico della IFR-Federazione Internazio- nale di Robotica segnala questo piano come l’impegno na- zionale più poderoso mai fatto a livello globale. “La Cina è di gran lunga il più grande mercato di robot al mondo per quanto riguarda le vendite annuali e lo stock operativo - af- ferma Milton Guerry, presidente della Federazione Interna- zionale di Robotica -. Le nostre statistiche sulla densità dei robot sono un indicatore utile degli sviluppi dinamici della Cina, contando il numero di automi industriali per 10.000 dipendenti: la densità dei robot cinesi nell’industria mani- fatturiera è attualmente salito al nono posto a livello glo- bale rispetto al venticinquesimo posto occupato solo cinque anni fa”. Produzione attualmente per il mercato interno. La crescente domanda di automazione in Cina oggi è soddi- sfatta principalmente dai produttori stranieri di robot, con una quota di mercato complessiva che arriva al 73%. Nelle analisi dell’IFR, al netto di una certa volatilità, negli ultimi otto anni questa quota è stata costante e nel 2020 sono stati venduti in Cina 168.377 nuovi robot, il 20% in più rispetto all’anno precedente. Le importazioni di robot – che arrivano principalmente dal Giappone, dalla Corea del Sud e dall’Eu- ropa – sono cresciute del 24% superando le 123.000 unità, numero che include anche unità prodotte in Cina da for- nitori non cinesi. I produttori del Paese di robot vendono i loro prodotti principalmente sul mercato interno, dove de- tengono una quota del 27% (dato 2020) con 45.347 unità consegnate. I robot acquistati nel Paese vengono utilizzati prevalentemente per operazioni di manipolazione (42%), saldatura (21%), per l’automazione dell’industria elettrica/ elettronica (37%) e di quella Automotive (16%). Guardando invece lo stock di robot che sono attualmente in funzione, in Cina si contano circa 943.200 unità attive, rappresentando il luogo più popolato da robot industriali al mondo. @lurossi_71

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