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43 rmo gennaio/febbraio 2022 I posti operatore offrono la possibilità di equilibratura delle masse del pezzo e di centratura prima di entrare nel sistema di produzione, questo è possibile grazie a sistemi di controllo e di cuscinetti ad alta precisione nonchè di un avvitatore elettrico dedicato al fissaggio dei pezzi. Tutte queste soluzioni consen- tono l’eliminazione di problemi vibratori indotti da disequili- bri di massa nel pezzo quando posto in rotazione ed evitano sollecitazioni anomale alla macchina, all’utensile e, più in ge- nerale, una consistente diminuzione della generazione di scarti. I centri di lavoro sono disposti in modo da condividere pallet e Obiettivi ambizioni per MCM Per il prossimo biennio MCM si pone l’obiettivo di raggiungere un fatturato tra i 100 e i 120 milioni di euro, tornando e superando i livelli raggiunti nel periodo pre-pandemia dopo la contrazione fisiologica subita nel 2020 e 2021. In questi ultimi due anni MCM ha concentrato gli sforzi nella Ricerca & Sviluppo, storico plus riconosciutole dal mercato, con il restyling della linea Clock Evo presentato anche nel corso della recente EMO Milano. L’azienda punta a crescere anche grazie a due linee. La prima è quella dell’ampliamento dell’organico che “Sarà integrato con figure specialistiche nuove per accompagnare il trend di crescita dell’azienda – spiega Gian Luca Giovanelli, amministratore delegato di MCM -. Quindi con nuove assunzioni, che porteranno l’organico da 300 a circa 350 collaboratori. Questo unito a una formazione appropriata al personale”. L’altra linea su cui correrà la crescita di MCM nel prossimo biennio è una rinnovata presenza sul mercato americano. “Abbiamo l’ambizione che torni ad essere uno dei mercati principali per la nostra azienda – entra nel dettaglio Giovanelli -. Nel frattempo continua il buon riscontro che abbiamo sui mercati italiani, europei ed extraeuropei”. utensili e questo consente massima flessibilità di produzione (possibilità di compensare e redistribuire le operazioni di ma- chining tra le varie macchine) e di non dover duplicare utensili e risorse per ciascuna macchina, ottimizzando i costi di gestione. La nuova linea in consegna. La nuova linea FMS in fase finale di costruzione e in procinto di essere consegnata al cliente è anch’essa composta da due centri di lavoro Tank.G 1600 ed è sempre destinata alla produzione di componenti ae- ronautici strategici (come i dischi motore) composti da mate- riali tenaci che richiedono operazioni di fresatura e tornitura. Rispetto alle commesse precedenti, questa nuova commessa deve poter lavorare nuovi prodotti con dimensioni maggiori. Il modello è stato, dunque, rivisto rispetto a quelli già installati, in modo tale da poter gestire diametri fino a 1.350 mm e pesi fino a 800 kg (il modello precedente gestiva diametri fino a 1.000 mm e pesi fino a 500 kg), con una velocità di tornitura che raggiunga anche in questo caso i 500 rpm. Anche in questo caso i centri di lavoro Tank.G 1600 Multita- sking sono dotati di gruppo divisore con tavola porta-pezzo verticale e asse di lavoro orizzontale. Questa è la soluzione ide- ale per la lavorazione di pezzi circolari con una ottimale eva- cuazione del truciolo. Altra peculiarità di questo impianto è il ‘sistema supertool’, che permette una gestione centralizzata degli utensili attraverso l’adozione di un magazzino comune ed uno shuttle sopraelevato. Quest’ultimo, oltre ad alimen- tare i magazzini delle macchine, preleva gli utensili usati e li passa ad apposite stazioni di rigenerazione utensili a bordo della linea. La rigenerazione viene fatta sul posto, evitando trasferimenti a tool room dislocate. Questa soluzione è stata studiata e dimensionata per risolvere da un lato il problema dell’autonomia (anche nei turni non presidiati) e dall’altro il problema della rapida usura di una certa tipologia di utensili (alcuni utensili di sgrossatura in tornitura si possono usurare nell’arco temporale di tre minuti). Ogni componente dell’impianto - dagli utensili, alle attrezza- ture e agli accessori - è gestito da funzioni speciali e software dedicati. Ad un livello superiore si colloca il supervisore jFMX, software sviluppato da MCE, la divisione informatica di MCM. Il supervisore jFMX assicura il coordinamento e la gestione in real-time di tutte le funzioni e risorse dell’impianto ed elabora costantemente un’enorme mole di dati di campo. In questo modo non soltanto gestisce il sistema, ma fornisce anche una serie di informazioni e statistiche legate alla produttività, all’efficienza e alla disponibilità dell’intero FMS. In altre pa- role, risponde appieno ai principi essenziali di Industria 4.0. L’importanza di tali informazioni è alla base di: comprensione dei trend di produzione, ottimizzazione delle risorse e manu- tenzione predittiva, oltre ad assicurare minimi tempi di indi- sponibilità della macchina ed elevata efficienza.
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