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29 rmo gennaio/febbraio 2022 milioni di euro. Il dato di export/produzione risulta in calo di due punti percentuali attestandosi a 53,1%. In linea con la crescita registrata da questi indicatori è anche quella relativa al fatturato, che nel 2021, ha superato il valore di 9 miliardi di euro dopo il crollo a 7,5 miliardi registrato nel 2020. Nono- stante la vivacità della domanda e il miglioramento del con- testo, nel 2021, l’industria italiana di settore non è riuscita a recuperare totalmente l’arretramento registrato nel 2020 a causa della difficoltà nel reperire componenti e materie prime. Questo fenomeno ha provocato uno scollamento tra la raccolta ordini e l’effettiva consegna dei macchinari. Previsioni per il 2022. In particolare, secondo l’indagine condotta in ottobre dal Centro Studi di Ucimu su un campione rappresentativo di imprese del settore, il 95% delle aziende dichiara di riscontrare ritardi nelle forniture. Il ritardo medio è quantificato in tre mesi che, aggiunto al tradizionale mese e mezzo di normale attesa del materiale, fa crescere a quattro mesi e mezzo il tempo di consegna della fornitura di com- ponenti e materiali. L’impatto di questo ritardo sui tempi di consegna della macchina è quantificato dai rispondenti all’in- dagine in quattro mesi. Ne risulta che il tempo medio di conse- gna del macchinario è attualmente di nove nove mesi contro i cinque mesi che sono tradizionalmente assicurati dal costrut- tore al cliente. Il trend positivo registrato nel 2021 proseguirà anche nel 2022, anno che coinciderà con il pieno recupero del crollo dovuto allo scoppio della pandemia. In particolare, secondo le previsioni elaborate dal Centro Studi Ucimu, nel 2022, la produzione crescerà a 7.015 milioni (+10,9% rispetto al 2021), trainata dal recupero delle esportazioni che si atte- steranno a 3.620 milioni di euro (+7,7%) e dall’incremento delle consegne dei costruttori sul mercato interno che sali- ranno a 3.395 milioni di euro (+14,5%). Anche il consumo continuerà a crescere attestandosi a 5.205 milioni di euro, pari al 12,1% in più rispetto al 2021. Sebbene in misura minore rispetto alle consegne dei costruttori, anche le importazioni beneficeranno della vivacità della domanda interna segnando un incremento del 7,7% (rispetto al dato 2020) che ne porterà il valore a 1.810 milioni di euro. Il dato di export/produzione scenderà ancora fermandosi al 51,6% La conferma che nel 2022 proseguirà la crescita registrata nel 2021, così come evidenziato dalle previsioni, arriva anche dall’analisi del carnet ordini dei costruttori italiani relativo al

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