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74 rmo novembre/dicembre 2021 Götz Maschinenbau si dedica alle lavorazioni CNC di fresatura e tornitura, e produce dai prototipi ai pezzi personalizzati a lotti di piccole e medie dimensioni. L’azienda utilizzava i metodi tradizionali quali la tornitura, la saldatura, lo stampaggio e la fresatura per la sua produzione. Ora sfrutta le potenzialità della nuova stampante 3D H350 di Stratasys per la produzione di componenti in serie di Renato Castagnetti Componenti di serie con la stampa 3D A l servizio di clienti che operano nel settore medico e della manifattura tradizionale, Götz Maschinenbau è una società di ingegneria meccanica con sede in Germania dedicata alle lavorazioni CNC di fresatura e tornitura. Avva- lendosi del suo parco macchine, Götz produce di tutto, da prototipi e pezzi personalizzati a lotti di piccole e medie di- mensioni. Sebbene i metodi di produzione tradizionali come la tornitura, la saldatura, lo stampaggio e la fresatura siano da sempre una parte fondamentale dell’attività di Götz, anche la stampa 3D ha acquisito un ruolo centrale nell’azienda, dalla progettazione alla produzione. Il team utilizza la stampa 3D con tecnologia PolyJet di Stratasys per prototipi ultra-realistici e modelli di concetto, mentre la tecnologia FDM viene impie- gata per la fabbricazione di prototipi più funzionali, attrez- zaggi e alloggiamenti di macchinari. Dallo stampaggio a iniezione alla stampa 3D. Per la pro- duzione di volumi fino a diverse migliaia di pezzi, Götz ha sempre fatto affidamento su metodi di produzione tradizio- nali come lo stampaggio a iniezione. E tuttavia, nonostante la qualità dei pezzi sia ottima, la produzione di stampi risulta estremamente onerosa in termini di tempo e denaro. “Quando si tratta di produrre gli stampi, è facile che i costi di processo arrivino ad aggirarsi tra i 5.000 e i 10.000 euro ciascuno, con tempi di consegna che vanno dalle 4 alle 12 settimane. Per- ché l’investimento sia finanziariamente sostenibile, dobbiamo produrre in grandi lotti di almeno 50.000 pezzi”, spiega il tito- lare, Philipp Götz. Per ovviare a questi inconvenienti, l’azienda ha cercato una tecnologia che permettesse di produrre lotti di dimensioni piccole e medie a un prezzo unitario competitivo e in tempi brevi. Così facendo, Götz sapeva che sarebbe stata FOCUS ADDITIVE MANUFACTURING

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