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54 rmo novembre/dicembre 2021 La combinazione di tecniche additive e sottrattive CNC ha potenziali enormi per il manifatturiero, in termini di circolarità, funzionalizzazione dei componenti e mass customization. Diverse sono però ancora le sfide da superare, dalla finitura alla configurazione del processo. Vediamo delle opinioni a confronto di Marco Zambelli Nuove opportuntà in modalità ibrida L’ Additive Manufacturing è una tecnica di fabbricazione in grado di offrire enormi benefici per il futuro del ma- nifatturiero. Soprattutto negli scenari post Covid-19, le cui limitazioni agli spostamenti di merci e persone hanno creato gravi problemi alle supply chain e nel service per le aziende. Le tecnologie additive aprono quindi opzioni di capacità pro- duttiva agile, flessibile e locale, a supporto del ripensamento delle strategie aziendali su questi fronti e di iniziative di re- shoring produttivo. Portando riduzione dei costi e favorendo la transizione green del business aziendale grazie a un im- piego più intelligente dei materiali. In particolare, lo sviluppo sul mercato di tecnologie ibride, che combinano metodolo- gie sottrattive e additive, mostra come le due modalità non siano in contrasto ma anzi massimizzino i benefici quando lavorano mano nella mano. Ne parliamo con Eleonora Atzeni, professore associato in tecnologie e sistemi di lavorazione al Politecnico di Torino, Francesco Benasso, pre-sales consultant Siemens Digital Industries Software, Paolo Calefati, head of Additive Manufacturing and innovation in Prima Additive, e Florian Feucht, head of sales and applications for Lasertec SLM technology di DMG Mori. Le sfide della finitura. L’integrazione tra metodologie addi- tive e sottrattive è un processo già in corso nel mercato, che presenta però ancora tante sfide da superare. Numerosi e ormai noti sono i vantaggi insiti nell’additive manufacturing, come la possibilità di produrre parti dalle geometrie complesse e otti- mizzate e la riduzione dei pesi, offrendo un interessante valore aggiunto in termini economici sui componenti. “L’additivo è una tecnologia flessibile e digitale, che realizza direttamente le parti a partire dal modello CAD 3D, adattandosi alle prospettive della mass customization - dice Eleonora Atzeni del Politecnico di Torino -: è infatti possibile apportare modifiche al modello in modo semplice, e in una stessa sessione si possono produrre parti differenti. Interessante è anche il consolidamento della proget- tazione del componente, in quanto l’additivo permette di creare FOCUS ADDITIVE MANUFACTURING

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