RMO_239_OTTOBRE_2021

71 rmo ottobre 2021 mondo, grazie al lavoro di quasi 50 persone, supportate da manodopera interinale nei periodi di maggior carico. “Il valore aggiunto della nostra azienda deriva da diversi aspetti - rac- conta Jürgen Schweitzer, direttore tecnico di Idral -: la lavora- zione interna dell’ottone, la gestione completa dei processi di assemblaggio e collaudo, un ufficio tecnico che progetta guar- dando al futuro e un servizio clienti con hotline telefonica e centri di assistenza distribuiti su tutto il territorio”. Attraverso il canale dei grossisti, i rubinetti di Idral vengono messi a disposizione di tutti gli idraulici e arrivano nei bagni e nelle toilette di edifici frequentati dal pubblico e caratterizzati da consumi di acqua elevati, dagli ospedali agli alberghi, dalle stazioni di servizio ai centri commerciali, fino agli aeroporti. La chiave della proposta di Idral non è dunque il design, ma prin- cipalmente la funzionalità di dispositivi che devono operare in condizioni gravose, con le manovre di attivazione più svariate, dal gomito al comando elettronico, e sempre con una durata di erogazione temporizzata per ridurre il consumo di acqua. “I nostri rubinetti sono molto richiesti anche dalle aziende, soprattutto all’estero, dove l’acqua ha un costo significativo”, aggiunge Schweitzer. I rubinetti temporizzati di tipo meccanico (quelli più comuni, che vengono attivati premendo il pulsante ed erogano acqua per 15 secondi circa) sono prodotti tecnologicamente semplici che vengono realizzati completamente in casa da Idral, men- tre per i modelli a comando elettronico l’azienda piemontese acquista da fornitori esterni componenti quali batterie, sensori ed elettrovalvole. Sono circa 15 le parti di cui si compone una ‘cartuccia’: questi elementi devono essere assemblati in grande quantità e con un alto grado di precisione. Da qui l’esigenza di semplificare e automatizzare il montaggio per agevolare il lavoro degli operatori. Idral si è dotata da tempo di una classica linea di montaggio automatizzato, che però richiede volumi molto elevati per essere utilizzata in modo proficuo. La linea robotizzata. Per questo Idral ha deciso di inserire nella linea di montaggio un robot collaborativo YuMi di ABB. L’inserimento in Idral del cobot è stato realizzato da Tesys, società di ingegneria con sede in provincia di Novara e part- ner di ABB, come progetto ‘chiavi in mano’ con una fase di accurata pianificazione e progettazione. “Dopo aver ricevuto un preventivo di costo e aver approfondito gli aspetti del pro- getto legati a Industria 4.0, Tesys ha concretizzato il progetto in modo compatibile con le nostre esigenze – continua nel racconto Schweitzer -. Inizialmente abbiamo svolto tutte le prove con i nostri pezzi presso Tesys, poi abbiamo sviluppato l’isola di assemblaggio curando l’ottimizzazione degli spazi e la flessibilità. YuMi è molto versatile e, in prospettiva futura, potrà essere smontato e ricollocato su altre linee per assem- blare prodotti diversi semplicemente cambiando programma ed eventualmente organi di presa”. Tutto il progetto è stato realizzato da Tesys seguendo le in- dicazioni del cliente. Grazie al software RobotStudio è stata verificata la raggiungibilità di tutti i punti e sono state simu- late tutte le situazioni prima di costruire la macchina. “Grazie al nostro software abbiamo potuto verificare l’inserimento preciso di due particolari - spiega Oscar Ferrato, Collaborative Robot Product Manager di ABB -. In un altro caso abbiamo verificato una forza di serraggio per scegliere il mandrino av- vitatore idoneo a ottenere la coppia necessaria”. Quello di Idral è un classico esempio di isola collaborativa per- fetta, dove vengono sfruttate appieno tutte le potenzialità del robot. Solitamente, per assemblare 15 componenti si uti- lizzano altrettanti sistemi automatici per portare i pezzi alla I rubinetti a comando elettronico hanno la ‘cartuccia’ che si compone di circa 15 parti. Il cobot YuMi rende versatile la produzione.

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