RMO_239_OTTOBRE_2021

57 rmo ottobre 2021 installazione, training, assistenza, ma occupandosi anche di quella di documentazione e certificazione. Da anni, MGM Robotics è anche System Integrator Comau. “Ci siamo sem- pre orientati verso lo studio di soluzioni all’avanguardia nel campo dell’automazione – continua Davide Ventrella -. Per questo motivo ci serviva un partner in grado di affiancarci con tutta l’esperienza necessaria. Così è nata, ormai parecchi anni fa, la collaborazione con Comau col quale abbiamo gestito molti progetti importanti e ambiziosi”. Anima collaborativa e industriale. Racer5 Cobot combina in sé una doppia anima - collaborativa e industriale - che gli permette di lavorare a pieno regime quando gli operatori sono al di fuori della sua area di lavoro (raggiungendo velo- cità record di fino a 6 m/s) mentre quando l’operatore entra nell’area di lavoro il cobot passa automaticamente in modalità collaborativa (potendo operare con velocità fino a 500 mm al secondo). Comau è così riuscita nell’intento di unire alti li- velli di produttività e riduzione dei tempi-ciclo, offerti da un prodotto di automazione versatile e robusto, alla soluzione collaborativa, che garantisce la continuità del ciclo produttivo anche nel caso l’operatore debba avvicinarsi. “Questa anima ibrida alla base del Racer5, capace di rispondere sia alle ne- cessità del mondo industriale sia delle nuove esigenze colla- borative tra uomo e robot, ci è piaciuta fin dall’inizio”, ha aggiunto il Robotic Process Engineer di MGM Robotics che l’ha voluto mostrare a un potenziale acquirente per vederne la reazione. “In fase di apprendimento il robot è settato in mo- dalità collaborativa, quindi relativamente lento. Ho notato la perplessità del cliente mentre il robot svolgeva lentamente i compiti assegnatigli – racconta l’episodio Davide Ventrella -. Appena ci siamo allontanati col cliente dalla zona di lavoro, il cobot ha iniziato a operare con velocità più elevata. È suben- trata, diciamo così, l’anima industriale del Racer-5. Il cliente ne è rimasto entusiasta: lo aveva visto in azione e ne aveva già apprezzato la semplicità di programmazione e la velo- cità operativa. Oltretutto, per questioni logistiche, di tanto in tanto un operatore interagiva con i colli movimentati, ma anche da questo punto di vista nessun problema: Racer5 Cobot riconosce la presenza umana, rallenta senza fermarsi e poi riparte a tutta velocità”. Un punto di forza di questo cobot è appunto nella possibilità di passare dalla modalità collaborativa a quella industriale anche all’interno del mede- simo ciclo di lavorazione Facilità nella programmazione. Per un System Integrator è importante l’aspetto della semplicità nella programma- zione e Comau risponde appieno grazie alla suite applicativa dalle enormi potenzialità, la facile integrabilità e flessibilità. “In tema di normative di sicurezza sono stati aggiunti alcuni accorgimenti, come dei carter anti-pizzicamento, riorganiz- zando i servizi al polso, aggiungendo un collare Led capace di indicare con chiarezza la modalità di lavoro attiva – riprende Davide Ventrella -. I progettisti hanno creato poi un’architet- tura software che da una parte riconosce i contatti accidentali facendo arrestare la macchina in tutta sicurezza e, dall’altra, gestisce il sistema in modo che venga garantito il funziona- mento in sola modalità cobot quando un operatore si aggira nei dintorni dell’area di manovra”. Sull’avambraccio del cobot sono stati introdotti due pulsanti:

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