RMO_239_OTTOBRE_2021

19 rmo ottobre 2021 Vocazione alla R&D. Il rinnovo di tutti i modelli della gamma Clock EVO conferma la vocazione storica alla R&D di MCM, at- tività per cui da sempre il costruttore è stimato e riconosciuto in tutto il mondo. “Nel progetto di evoluzione della gamma Clock EVO sono confluiti i contributi di tutta l’azienda - pun- tualizza Stefano Tirelli -. Nell’ufficio tecnico di MCM sono presenti competenze trasversali meccaniche, elettriche e in- formatiche, cui si aggiungono gli input che arrivano dall’e- sperienza dei tecnici sul campo ma anche le interpretazioni delle nuove esigenze dei clienti da parte del reparto com- merciale. Il tutto sommato al know-how aziendale di come si è giunti a certi risultati in passato. A questo si affiancano quindi le importantissime istanze di innovazione che vengono dalla nostra stretta collaborazione con centri accademici e di ricerca, come il Politecnico di Milano e il laboratorio Musp di Piacenza”. La collaborazione con loro è stata infatti deter- minante per lo sviluppo della piattaforma informatica jFRX, che provvede non solo alla raccolta dei dati provenienti dai sensori posti nelle macchine MCM ma anche alla loro elabo- razione, in direzione di una reale manutenzione predittiva. Grazie ad analisi statistiche, il software è in grado di pre- vedere eventuali anomalie, derive e decadimenti meccanici dei componenti, prima che questi impattino le lavorazioni. Individuando precocemente l’insorgere di problematiche che invece solitamente vengono evidenziate troppo tardi dall’er- rore sul pezzo finito prodotto. Intelligenza crescente. Il restyling della linea Clock EVO sta già portando riscontri molto positivi a MCM, che punta ad acquisire quote di mercato tra i costruttori di componenti- stica, compressori e riduttori, settore tipico del manifatturiero italiano che si affiancherà al comparto aeronautico, che ha da sempre caratterizzato l’offerta tecnologica dell’azienda pia- centina. “Quest’ultimo ha in particolare risentito delle diffi- coltà legate alla pandemia - spiega ancora Bergaglio - anche se inizia a dare i primi segnali di ripresa, come dimostrano i centri FMS Tank che stiamo realizzando per clienti in questo ambito. Abbiamo così voluto andare a presidiare settori nei quali vi erano clienti storici di MCM, così quando il settore aeronautico tornerà nella sua piena vitalità lo integreremo con un valore aggiunto derivante da questi altri mercati”. La connaturata vocazione alla R&D di MCM fa quindi sì che il percorso di rinnovamento compiuto, reso tangibile nella macchina in mostra alla EMO, sia solo una tappa di un cam- mino evolutivo che continua nel tempo. Diversi sono infatti i nuovi progetti su cui la ricerca di MCM è al lavoro, a partire dagli aspetti legati alla cybersecurity e alla protezione dei dati, che oggi sempre più rappresentano il valore aggiunto sulle macchine. Un altro aspetto riguarda la gestione dei consumi, e qui l’obiettivo è giungere a proporre sistemi che variano la velocità produttiva, e quindi l’assorbimento di ri- sorse disponibili in macchina, in funzione delle esigenze. Per avere macchine sempre più intelligenti che si adattino alla situazione contingente, avendo già oggi grazie al supervi- sore jFMX una panoramica e una sorta di coscienza di quello che deve essere il flusso di lavoro. Massimizzando sempre più la flessibilità e la produttività e riducendo appena possibile costi e consumi delle macchine. lurossi_71 R&D nella pressopiegatura Un esempio dell’attività di R&D del Gruppo MCM è riscontrabile nel percorso di progettazione della pressopiegatrice da 5.000 tonnellate di potenza (nella foto), attualmente in fase di produzione, realizzata da Colgar Bending Machines. La nuova pressa nasce per rispondere alla richiesta degli utilizzatori di disporre di macchine sempre più potenti in grado di lavorare materiali alto resistenziali. Per le analisi di formatura della lamiera e le analisi FEM, Colgar Bending Machines ha lavorato in collaborazione con il laboratorio Musp (Macchine Utensili e Sistemi di Produzione) di Piacenza consentendo di identificare le zone a maggiore concentrazione di sforzi, ottimizzare le geometrie della struttura nei punti interessati con una riduzione dello stato di sforzo. Le sinergie di Gruppo in tema di R&D hanno visto la collaborazione di MCM per la parte elettrica mentre i software di digitalizzazione sono stati curati da MCE, divisione informatica di MCM. Con questa macchina Colgar Bending Machines ha reso anche più agevole la movimentazione idraulica mediante un sistema a doppia pompa e motori asincroni, ottenendo un’ottimizzazione dell’efficienza globale e un risparmio di energia fino al 20% rispetto all’adozione di motori senza inverter.

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