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84 rmo settembre 2021 CENTRI DI LAVORO cliente aveva già incrementato gli ordinativi. Nonostante l’ele- vato carico di lavoro, la disponibilità dell’impianto si mantiene ottima. “Siamo estremamente soddisfatti anche della BA 722, tanto che stiamo già iniziando a prendere accordi per inte- grare, il prossimo anno, un ulteriore sistema di automazione”, conclude Ferdinand Bernhofer. Centri di lavoro per fresatura. I centri di lavoro per fresa- tura della serie BA 7 vengono realizzati in versioni con uno, due, tre o quattro mandrini che lavorano parallelamente tra loro. Sono macchine realizzate per soddisfare gli elevati requisiti della lavorazione ad alte prestazioni di elementi in ghisa, acciaio fuso o acciaio, e sono quindi particolarmente ro- buste e di lunga durata. Questo vale specialmente per i man- drini e le tavole rotanti, che raggiungono un breve tempo di truciolo-truciolo grazie ai loro elevati valori di accelerazione e rapidi e quindi garantiscono un’elevata produttività. Nel contempo, riducendo la massa movimentata dell’unità a tre assi di circa 2.000 kg, risultano più efficienti rispetto ai modelli precedenti. Dal punto di vista dell’utilizzatore, va evidenziata anche la semplicità delle operazioni di carico e scarico, garan- tita dal posizionamento verticale sulle unità rotanti e oscil- lanti del dispositivo di cambio pallet, nonché l’asportazione ottimale dei trucioli, ottenuta grazie alla lavorazione eseguita sul piano orizzontale. Per consentire di adattarsi al meglio ai diversi requisiti dei clienti, la macchina è disponibile in due versioni: una dotata di blocco portamandrino con distanza fissa tra i 2 mandrini pari a 700 mm, l’altra con distanza tra i due mandrini variabile, per un impiego più flessibile. In questo caso la distanza tra i man- drini è liberamente programmabile e può essere impostata tra i 600 e 700 mmmediante programma CNC. In questo modo, ad esempio, è possibile posizionare su un lato del pallet dei pezzi ad una distanza di 300 o 600 mm, e posizionarli invece, sull’al- tro lato, a una distanza di 350 o 700 mm, oppure anche con un valore intermedio. La BA 7 è quindi ideale per la produzione in serie da medie a grandi di elementi complessi di grandi dimen- sioni in ghisa, acciaio fuso o acciaio. La forza di gravità aiuta nell‘operazione di posizionamento degli occhioni flangiati sull’attrezzatura di bloccaggio. Il bloccaggio avviene idraulicamente. Il materiale non è facile da lavorare (fonte Klaus Vollrath). I pezzi grezzi degli occhioni flangiati (fonte SW GmbH). Lavorazione di occhioni flangiati per macchine agricole “Il rapporto di fiducia instaurato ha fatto sì che ci rivolgessimo nuovamente alla SW anche per il progetto successivo a quello del telaio di moto”, dichiara Ferdinand Bernhofer. Il nuovo progetto riguardava la lavorazione di massicci occhioni flangiati in 42CrMo4, da realizzare in diverse varianti. Il compito era reso ancora più complicato dal numero relativamente alto di fori e accoppiamenti da lavorare; i fori, tra l’altro, richiedevano l’impiego di lubrorefrigerante. La fresatrice di tipo BA 722, realizzata proprio per questo scopo, è strutturata, in linea di principio, analogamente alla macchina BA 322 già utilizzata. Il nuovo centro di lavoro, più grande e anch’esso dotato di due mandrini, era necessario soprattutto vista la necessità di lavorare delle quantità di materiale decisamente più ingenti rispetto alla realizzazione dei pezzi destinati alle motociclette. Nel caso degli occhioni flangiati che, a seconda della variante, arrivano a pesare fino a 18 kg, l’asportazione di materiale per ogni pezzo arriva a toccare i 3 kg. Nonostante il sovrametallo fosse compreso tra i 5 e 15 mm, la lavorazione non ha rappresentato alcun problema per la BA 722. Grazie ai suoi due potenti mandrini, le prestazioni della macchina arrivano a toccare le 2 tonnellate di trucioli all’ora, anche nel caso dei materiali di difficile lavorazione adottati per il tipo di pezzi in questione. Nonostante l’indiscutibile potenza, è stato comunque possibile utilizzare l’impianto non solo per la lavorazione di sgrossatura, ma anche per lavorazioni di alta precisione, come, ad esempio, nella lavorazione per interpolazione di semisfere per giunti.

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