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57 rmo settembre 2021 N ell’ambito del vastissimo settore industriale che può essere, un po’ genericamente, raggruppato sotto il termine di Automotive, la verniciatura in polvere ha tro- vato una sua diffusione molto significativa, legata alla sua applicazione su diversi e differenti supporti e com- ponenti: anche le aspettative cui vanno incontro i cicli di rivestimento applicati, a loro volta differenti in termini di caratteristiche funzionali ed estetiche, rendono notevol- mente differenziata la proposta di prodotti e di chimiche che possono essere utilizzate in questo campo. La trattazione che segue descrive, anche se certo in modo non esaustivo, quelle che oggi industrialmente si confi- gurano come le più importanti e più significative applica- zioni della tecnologia di verniciatura a polvere nel campo Automotive. La verniciatura con sistemi liquidi (a solvente ed all’acqua) è ancora fortemente presente nell’ambito di tale settore, ma la maggiore sostenibilità dei cicli a pol- vere fa di essi un trend destinato a una sempre maggiore applicazione. Componentistica ‘funzionale’. La componentistica de- finita ‘funzionale’, che comprende fra molto altro (ed a titolo di esempio) le pastiglie per i freni, le pinze freni, gli chassis per i veicoli pesanti, richiede l’impiego di for- mulazioni di natura epossidica o poli-uretanica, ad ele- vata resistenza chimica e termica, per i componenti del sistema frenante, mentre vede l’utilizzo di prodotti a base Poliestere per gli chassis, dove una buona elasticità ed una resistenza al pietrisco (stone-chipping) devono essere ac- di Tullio Rossini (Akzo Nobel) coppiate ad una altrettanto robusta durabilità alle intem- perie. Nell’applicazione su impianti di scarico dell’auto, conte- nenti un convertitore catalitico (marmitte catalitiche), vengono utilizzate delle vernici in polvere di carattere assai particolare, il cui film reticolato sia in grado di resi- stere a temperature di esercizio dell’ordine di alcune cen- tinaia di gradi °C senza perdere le sue caratteristiche di adesione al supporto, e senza degradarsi termicamente: a questo fine sono state pertanto sviluppate delle formula- zioni termo-indurenti che contengono aliquote rilevanti di resine di tipo siliconico all’interno del proprio sistema legante, e che manifestano una resistenza termica eleva- tissima, all’estremo superiore del range di temperatura cui possano essere esposte delle matrici organiche di rivesti- mento (fra 500°C e 600°C) Componentistica di tipo ‘estetico’. Vi è poi la com- ponentistica identificata come di tipo ‘estetico’, che com- prende accessori posizionati all’esterno del veicolo quali i roof-rails, i tergi-cristalli, i fermavetro, le cornici dei fi- nestrini, ed altri collocati all’interno come le roll-bars e diversi tipi di meccanismi quali i cursori dei sedili, e molto altro ancora: qui, nell’applicazione sulla componentistica esterna è la natura chimica formulativa di tipo poliestere ad essere prevalentemente impiegata, mentre sui manu- fatti all’interno della vettura possono essere usate formu- lazioni di natura ibrida, ovvero epossi-poliestere. Consideriamo ora, sempre nell’ambito estetico e funzio- Applicazione Interpon A1000 e Interpon A2000 per componentistica chassis. Applicazione Interpon A1270 per car lighting. (Akzo Nobel)
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