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48 rmo settembre 2021 PRIMO PIANO N on si butta via niente o, perlomeno, si ricicla il più pos- sibile smaltendo solo ciò che non è necessario. Nell’e- poca in cui la circolarità, il recupero, la lotta allo spreco e la nascita di un dicastero ad hoc sulla transizione ecologica stanno dettando le regole di una economia sempre più cir- colare, in molti settori e aziende che da decenni combattono contro lo spreco, si studiano sistemi e tecnologie all’avan- guardia per supportare l’ecologia e si stanno affacciando novità. È il caso di Rösler Italiana che, da parecchi anni, si oc- cupa del trattamento delle acque di lavorazione studiando impianti e tecnologie ad hoc per le aziende clienti. Il Gruppo Rösler, conosciuto per la sua forte vocazione verso la finitura di massa e la vibrofinitura, ha messo a punto un nuovo si- stema di centrifuga che fa gioco alla lotta contro lo spreco dei clienti. E non fanno solo coloro i quali si occupano di vibrofinitura ma anche coloro i quali si occupano di altri seg- menti e che utilizzino l’acqua per le loro lavorazioni, come per esempio le aziende che producono oggetti in ceramica da bagno. È Riccardo Leoni, sales engineer di Rösler Italiana, a raccontarci le novità. “Il nostro obiettivo è ampliare la rosa dei clienti che possano beneficiare dei nostri processi di recu- pero acqua, le centrifughe in particolare, fornendo loro un impianto implementabile presso la loro sede all’interno del processo produttivo. Vi porto l’esempio di un’azienda che realizza sanitari in ceramica, la quale non ha bisogno di fini- tura di massa per completare la propria produzione. In que- sto caso - spiega Leoni - non avremmo potuto approcciarla e proporre le nostre soluzioni, in precedenza, oggi invece siamo riusciti a portare loro le nostre centrifughe, gestire le acque di lavorazione separando l’acqua dal materiale solido e riutilizzarla per altre lavorazioni”. Come funziona la centrifuga? L’utilizzo dell’acqua nelle la- vorazioni industriali ha sempre avuto un impatto economico ed ecologico importante e Rösler Italiana, grazie al suo labo- ratorio, ha studiato tecniche e soluzioni specifiche per andare incontro anche alle esigenze di portafoglio. Matteo Pozzi è un giovane ingegnere dei materiali, laureatosi presso il Politec- nico di Milano a dicembre 2019, da gennaio 2020 è sbarcato in azienda direttamente nel laboratorio chimico tecnologico dell’azienda di Concorezzo alle porte di Milano ed è entrato nei dettagli sull’uso dell’acqua nei trattamenti proposti e commercializzati dall’azienda. Rösler Italiana, quest’anno, ha preso parte al TST (Trends in Surface Technology) di Po- liefun, lo slow meeting virtuale dedicato ai trattamenti di superficie, sul tema della circolarità dei propri impianti, in particolare nel settore delle acque. Pozzi vi ha partecipato con una relazione attraverso la quale ha spiegato come un gran numero di lavorazioni in mass-finishing sono condotte con l’ausilio di soluzioni acquose spiegando come la funzione dell’acqua sia vitale e, in aggiunta ai prodotti, svolga diffe- renti compiti: fluidifica, veicola prodotti chimici, ha effetto ammortizzante, sgrassa, pulisce. L’utilizzo delle soluzioni ac- quose genera un refluo la cui composizione è varia poiché Nelle due foto, da sinistra Riccardo Leoni, sales engineer, e Matteo Pozzi, ingegnere dei materiali del laboratorio chimico tecnologico, di Rösler Italiana.
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